di Gianluca Albanese
CAULONIA – In attesa che il progetto presentato per la realizzazione di un nuovo acquedotto possa realizzarsi, il sindaco di Caulonia Ninni Ricco ha emesso, in data odierna, una nuova ordinanza che sancisce il divieto di utilizzo per uso potabile di acque destinate al consumo umano.
In pratica, visto che il 31 dicembre sono scadute le deroghe concesse all’erogazione di acque destinate al consumo umano contenenti concentrazioni di arsenico e/o floruri superiori ai limiti stabiliti dal D. Lgs. 31/2001, il primo cittadino di Caulonia, nella sua ordinanza, ordina di non utilizzare l’acqua che sgorga dai rubinetti nel centro urbano di Caulonia capoluogo e nelle zone periferiche connesse alla linea proveniente dalla sorgente della fiumara Amusa. Dunque, nell’antica Castelvetere e zone limitrofe l’acqua del rubinetto potrà essere utilizzata solo per lavare pavimenti, indumenti e stoviglie; non si potrà usare per bere, cuocere e lavare alimenti, preparare alimenti e bevande, per lavarsi i denti e sciacquarsi il cavo orale e per le imprese alimentari. Potrà essere utilizzata per l’igiene personale (ad esempio la doccia), tranne nei casi di presenza di specifiche patologie cutanee (eczema, e malattie a rischio evolutivo o degenerativo). Il provvedimento odierno, dal chiaro intento cautelativo, se da un lato non rappresenta una novità, dall’altro evidenzia come gli allarmi lanciati lo scorso anno dalla stampa e dal gruppo di opposizione consiliare, fossero assolutamente fondati. A tal proposito, vi riproponiamo la lettura di alcuni articoli sul tema pubblicati nei mesi precedenti.
Acqua all’arsenico, “Insieme per Caulonia” non ci sta