DA ATTILIO TUCCI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
CAULONIA – Qualche sera fa nel corso di un seminario su “politica: passione o interessi” ho citato, a mo di esempio, quanto successo nel nostro Comune ad un’associazione che aveva proposto il conferimento della cittadinanza onoraria ad un artista. Probabilmente, non essendo riuscito a spiegarmi bene, l’amministrazione lo ha interpretato come un attacco ingiustificato alla stessa. Vediamo se riesco a farlo meglio attraverso questo comunicato stampa.
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La differenza tra interessi della collettività e quella dei singoli non deve essere intesa necessariamente di natura economica e sicuramente non era nelle mie intenzioni prospettare questo. La concessione di una cittadinanza onoraria per prassi è competenza del Consiglio Comunale, in circa due mesi di tempo l’amministrazione non ha avuto la correttezza istituzionale di investire i consiglieri di minoranza sull’argomento.
Ecco, quando le scelte su cosa, come dove e quando discutere vengono lasciate all’arbitrio di chi governa sono un insulto alle regole democratiche e diventano interessi sicuramente non della collettività. Su questo gradirei che il circolo PD di Caulonia si esprimesse. Colgo l’occasione per portare all’attenzione un altro problema.
L’estate è finita, sono finite le manifestazioni estive con tutte le polemiche che si sono portate dietro e forse è tempo di ritornare con i piedi per terra.
In questa estate per garantire il servizio idrico, in modo non del tutto impeccabile a Marina e in modo pessimo a Caulonia centro, sono state immesse nelle condotte circa 80 litri secondo, pari a circa 7.000.000 litri al giorno che rappresentano l’equivalente secondo le statistiche nazionali, al fabbisogno di 34.000 abitanti (mentre noi siamo solo 5000), al costo di circa 2000 euro al giorno.
Mentre l‘amministrazione si stracciava le vesti per il mancato contributo per la tarantella sprecavamo e pagavamo alla SORICAL l’86% dell’acqua inutilmente, per una somma approssimativa di 51.000 euro in un mese.
A Caulonia centro dove l’ansia da prestazione dei nostri amministratori ha impedito qualsiasi seria discussione ,dopo aver speso circa ottocentomila euro, ci ritroveremo punto e a capo se non sarà sanato l’impianto di distribuzione cittadino e saremo condannati all’arsenico a vita.
Avere la forza di portare in discussione e a sintesi questi problemi è un altro modo di dare prevalenza agli interessi collettivi. Nello stesso intervento l’altra sera dichiaravo l’assoluta inutilità di sterili polemiche che spesso hanno sfiorato il turpiloquio, rivolte sempre più sul piano personale e sempre meno sul meccanismo democratico da innescare per la risoluzione degli stessi.
Forse varrebbe la pena ricordare qual è il motivo per cui tutti noi ci siamo impegnati in politica: essere la sintesi della volontà popolare tutta, anche quando si è maggioranza.