di Gianluca Albanese
CAULONIA – Nell’albo pretorio on line del Comune di Caulonia viene derubricato tra gli avvisi vari/notifiche e manca pure l’allegato, ovvero la riproduzione fotostatica dell’avviso/notifica, tanto da dare l’impressione che non si fosse inteso dare il giusto risalto a quella che è invece una notizia di rilievo assoluto, ovvero l’accertamento delle cause d’incompatibilità, la loro contestazione e la revoca dell’incarico di responsabile dell’area tecnico-manutentiva a Giuseppe Commisso, ai sensi degli articoli 3 e 15 del decreto legislativo 39/2013, la norma che ha tra le proprie finalità la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.
In particolare, come riporta stamani l’ottima Simona Musco de “L’Ora della Calabria”, alla base della decisione assunta dal preposto alla vigilanza, ovvero il segretario comunale Mario Ientile, ci sarebbe l’inconferibilità di incarichi per reati contro la pubblica amministrazione. Come ricorda Musco nel suo articolo, infatti, Commisso è stato condannato tre volte in primo grado ed è attualmente sotto processo insieme all’ex sindaco Ilario Ammendolia per la realizzazione di una discarica abusiva in contrada Apriche.
Il provvedimento a carico di Commisso, giunge pochi giorni prima del suo collocamento a riposo per sopraggiunti limiti di età, previsto per il prossimo I ottobre. A onor del vero, l’ormai ex responsabile dell’area tecnico-manutentiva aveva chiesto nel marzo dello scorso anno, di rimanere alle dipendente del Comune oltre il compimento del 66° anno di età e dall’esecutivo Riccio non giunse un diniego pregiudiziale alla richiesta, ma il rinvio a un ulteriore approfondimento sul tema nel gennaio di quest’anno. L’istanza di Commisso non venne accolta a causa del mancato rispetto del patto di stabilità per l’esercizio 2012; una condizione, questa, che vieta ai Comuni di fare nuove assunzioni o di prolungare rapporti di lavoro in corso, considerati alla stregua di nuove assunzioni.
La posizione di Giuseppe Commisso avrebbe dovuto essere discussa nel consiglio comunale inizialmente convocato per lo scorso 12 agosto, successivamente rinviato allo scorso 4 settembre e ulteriormente procrastinato al prossimo 16 settembre. In particolare, si sarebbe dovuto discutere dell’assegnazione dell’incarico di collaudatore del campo sportivo “Dicone”, al fratello di Commisso. Un vero e proprio “Commissogate”, che ricostruiamo attraverso la pubblicazione degli articoli sul caso.
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