di Ilario Balì
CAULONIA – Nessuno a Caulonia sapeva dell’esistenza di Vincent Raschellà. Nessuno fino alla formidabile intuizione di Enzo Di Chiera, cronista appassionato di storia dell’emigrazione. E’ stato lui stesso qualche anno fa quasi per caso a ripescare dall’oblio del web la storia di quell’inventore e pioniere dell’aviazione sconosciuto in patria ma osannato e celebrato dalla più autorevole rivista scientifica americana. Un pioniere del volo insomma, che avrebbe potuto scrivere una delle pagine più importanti della storia dell’aviazione italiana e che invece fallì per una serie di circostanze sfavorevoli. Il progetto del comitato “La memoria ritrovata” vuole essere un percorso volto al recupero della memoria storica partendo da un personaggio ritenuto da molti un illustre sconosciuto. «Fin da subito- ha spiegato Enzo Di Chiera nel corso di un’iniziativa pubblica alla biblioteca comunale- mi sono appassionato alla sua storia e con l’aiuto degli amici Pino Circosta, Maria Elisa Campisi, Maria Roccisano, Mimmo Candido e tanti altri, ho iniziato un lavoro di ricerca che giorno dopo giorno si va ingigantendo destando grande interessa tra l’opinione pubblica. Il mio desiderio – ha proseguito – è quello di far conoscere e rendere omaggio ad un personaggio di cui fino ad oggi in Italia poco si sapeva e soprattutto in Calabria nessuno conosceva». Il primo volo dell’essere umano sperimentato nelle campagne di Caulonia 17 anni prima dei fratelli Wright? Alla luce dei documenti rispolverati online non sembra fantascienza. «Abbiamo apprezzato l’entusiasmo della stampa e l’interesse della politica dalla quale abbiamo ricevuto tante promesse – ha rimarcato ancora Di Chiera – ma nemmeno un euro di contributo. Come si può immaginare, senza il necessario sostegno economico, il rischio è di far ricadere questa incredibile storia nell’oblio». Per evitare questa sciagurata ipotesi il comitato ha deciso di chiedere aiuto direttamente ai cittadini. Nasce così l’idea della colletta, metodo tanto antico quanto di estrema attualità conosciuto col nome di “crowdfunding” (finanziamento collettivo). «Ci rivolgeremo quindi ad imprese, negozianti, liberi professionisti e a tutti coloro che hanno a cuore la storia e il prestigio del nostro paese chiedendo un libero contributo economico». La raccolta verrà effettuata da legali rappresentanti autorizzati dal comitato. Il badget necessario è stato stimato in circa ottomila euro. Servirà a sostenere le spese di viaggi e soggiorni in America, indispensabili ad acquisire i documenti individuati presso familiari e parenti in California, Florida, Vermont e la Biblioteca Nazionale a New York. «E’ nostra ferma intenzione- ha ribadito il sindaco Giovanni Riccio- non dimenticare questo straordinario personaggio. E nel nuovo museo delle tradizioni popolari che verrà inaugurato tra non molto – ha concluso il primo cittadino – un’area sarà riservata proprio a Vincent Raschellà».