di Gianluca Albanese
CAULONIA – Il primo passo verso la redazione di uno strumento urbanistico fondamentale come il Piano Strutturale Comunale, ma anche una necessaria accelerazione dei tempi per scongiurare il commissariamento degli uffici tecnici: una spada di Damocle, questa, che incombe su tutti i Comuni della Calabria, specie dopo l’approvazione dei piani strategici (come Locride 2015) ai quali i PSC e i PSA si dovranno conformare.
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Si può riassumere così il senso della prima riunione pubblica promossa dall’amministrazione comunale di Caulonia, che ha avuto luogo martedì sera nei locali della biblioteca comunale.
A esporre i contenuti dell’elaborato preliminare, il progettista sidernese ingegner Errigo, della scuola dell’insigne architetto Imbesi, che ha promesso che «Sarà un Psc che individuerà delle aree strategiche che la politica dovrà fare proprie. Molte responsabilità, infatti, ricadranno sull’Amministrazione comunale. Esistono tuttavia le condizioni affinché sia un piano modello, trasparente ed accessibile a tutti». Accanto a Errigo le sue collaboratrici, ovvero l’architetto conservatore Maria Elisa Campisi e la geologa Giuseppina Strati, intervenute ognuna per i propri ambiti di competenza.
Molti gli interventi del pubblico, composto prevalentemente da tecnici del settore,come l’ingegner Antonella Caraffa, mentre il presidente del consiglio comunale Mimmo Lia ha promesso che saranno recepite le osservazioni di tutti e i contributi che vorranno pervenire, anche da parte dell’opposizione consiliare.
Già, l’opposizione. Erano presenti alla riunione sia il consigliere comunale Domenico Campisi che il fratello Pierfrancesco, consigliere provinciale. Entrambi hanno sottolineato la necessità di porre maggiore attenzione al centro storico, evitando progetti che ne potrebbero stravolgere l’aspetto e il senso.
Non solo. Domenico Campisi si è chiesto pure come mai non sia stato interpellato l’ingegnere Errigo nel momento in cui si è trattato di affrontare il problema relativo alla costruzione della nuova caserma dei Carabinieri a Caulonia Marina, sottraendo spazio alla villetta comunale.
E se Errigo ha rassicurato i presenti dicendo che «Il centro storico di Caulonia sarà trattato con i guanti bianchi. Le demolizioni previste saranno effettuate nell’ottica di migliorare l’accessibilità e la viabilità in paese secondo il principio della qualità», non rimane che attendere l’evoluzione del progetto e la successiva discussione pubblica che verrà convocata, presumibilmente, entro il mese di febbraio.
I tempi, del resto, sono stretti. E se è vero che il Piano Strutturale Comunale serve, perché sarà uno strumento molto meno statico e più funzionale del vecchio piano regolatore, si deve evitare di incorrere nelle sanzioni “promesse” dagli uffici regionali, nei confronti di tutti quei comuni che non approveranno il piano entro pochi mesi, pena il commissariamento del proprio ufficio tecnico.