DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DALL’ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA “GENTE D’ASPROMONTE”
Uno dei tanti sentieri che dalla Jonica portavano alla Tirrenica, in una zona collinare che offre in tutte le stagioni dei contrastanti colori suggestivi portava al Passo del Mercante, crocevia di percorsi che fino agli anni 60 del 900 era frequentato da mercanti e contadini, attraverso cui i mammolesi si recavano sulla Piana per lavorare. Di conseguenza esso era un nodo cruciale che favoriva l’aggregazione, gli scambi commerciali, l’amicizia e i matrimoni.
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Raduno ore 9.30 al quadrivio Zomaro – Canolo; Partenza escursione: ore 10, Passo Cerasara – Passo del Mercante
Difficoltà:E. Escursionistico Tempi di Percorrenza: 5 ore circa; Dislivello: 867/890 s.l.m.; Comuni Interessati: Mammola – San Giorgio Morgeto – Canolo.
Si parte dalla pineta dei Piani Fossati. Proseguendo sulla sterrata in lieve discesa, dopo qualche metro, si arriva alla Casa del Principe di Rotella. Qualche tornante ancora e siamo alla masseria della famiglia Cordi. Il panorama comprende tutta la vallata del Torbido e il Santuario di San Nicodemo.
Un breve tratto pianeggiante e siamo sul serro Passarelli. Qui si lascia la sterrata e ci si immette sul sentiero tracciato dal passaggio degli animali. Lo sguardo si posa sulla Torre Cardito con le sue pareti bianche, meta di tante nostre escursioni.
Dopo qualche breve tratto di saliscendi, si entra in un tunnel di piante di ontani. Dopo pochi minuti si arriva alla Timpa Bianca. Superati dei grossi massi dalle forme particolari e qualche esemplare di Ontano, giungiamo alla Pietra Liscia in cui sono presenti delle liane che sembrano tanti serpenti tra le piante di ontani.
Qualche passaggio stretto, tra rocce e alberi, e siamo alla Roccia dello Stampato, dove le pareti sembrano scolpite a forme di onde.
Si sale per qualche metro, e si è sui piani, dove una fitta presenza di felci ci nasconde il sentiero. Si sale ancora per qualche metro e siamo sulla sterrata che costeggia la parte alta del serro dello Stimpato.
Proseguendo sulla sterrata a destra, dopo un centinaio di metri arriviamo a una delle tante masseria che incontreremo sul nostro percorso.
Superato un recinto di legno e seguendo una vecchia mastra, arriviamo al vallone dello Stimpato in cui bisogna fare molta attenzione a causa del terreno fangoso. Si sale per qualche metro e s’incontra una grossa vasca per l’irrigazione (Rifornimento d’acqua). Si prosegue sulla sterrata molto frequentata per i terrazzamenti coltivati. Poco dopo giungiamo sulla strada asfaltata della dorsale che dalla Limina ci porta a San Giorgio Morgeto e verso Canolo.
Si prosegue sulla strada a sinistra e dopo un centinaio di metri si arriva all’incrocio di Valle Cupa. Seguendo la strada per qualche chilometro e siamo al quadrivio di Cruci (Staletti). Si riprende il sentiero seguendo la strada al centro in lieve salita e dopo pochi minuti si giunge nei pressi di un’altra masseria. Ancora qualche metro e siamo nella Contrada di Don Serro; da qui seguendo per un tratto il sentiero Italia e siamo sui piani di Barca.
Prendendo la sterrata a sinistra e costeggiando il serro di Petto Tondo dopo pochi minuti siamo sulla strada asfalta che porta a Malafrinà – Mammola. Un centinaio di metri ancora e ci immettiamo sulla pineta di Piani Fossati, si segue un tratto pianeggiante e dopo 10 minuti rivediamo il punto di partenza.