di Simona Masciaga
SIDERNO – Sempre più attivi, sensibili e assetati di cultura, il gruppo Seniors Siderno dimostra, sotto la guida della presidente Cesira Sorace, donna infaticabile dalle mille risorse, di essere uno dei centri più operativi sul territorio. Lei stessa, promuovendo svariate attività di ogni specie, dalle culturali alle sociali, dalle ludiche alle più sensibili, sostiene che ” Non si finisce mai di apprendere”, pertanto le loro iniziative coprono e soddisfano ogni curiosità ed esigenza al punto tale di coinvolgere totalmente anche i meno Seniors! Ospiti graditi, più volte abbiamo partecipato alle loro iniziative e non potevamo non mancare al loro percorso, in due serate, dedicate al Natale.
Una prima serata dedicata a ” L incanto del Natale nell’arte e nella letteratura” condotta dall’icona della cultura locale professoressa Pina Cappelleri, la quale,proponendo un viaggio attraverso le opere dedicate alla natività, ha saputo suscitare e trasmettere la grande emozione artistico- letteraria. Un excursus storico artistico letterario dal 1300 ai giorni nostri commentato, analizzato con grande professionalità e competenza ha coinvolto il pubblico numeroso e presente al dibattito aperto.
Una seconda serata, per continuare quel viaggio nel Natale, è stata condotta da Giulia Valotta:” L’ Eterno si fa bambino”. Trattasi di una esegesi evangelica di Luca laddove, la relatrice ha saputo trasmettere con trasporto ed emozione, la grandezza della nascita di Cristo Redentore. Parole semplici ma mirate quelle usate dalla Valotta ma che raggiungono il cuore e pongono l uomo alla riflessione.
Certamente la scelta degli argomenti trattati impongono una notevole preparazione e un lavoro non indifferente da parte delle due relatrici che, con passione e abnegazione hanno saputo sicuramente trasmettere emozioni e sentimenti non indifferenti. Entrambe favolose nell’esposizione, tra dati storici e sensazioni ci è stato possibile effettuare un viaggio culturale e spirituale introspettivo in attesa del ” Nostro Natale” quello che, in realtà, dovremmo vivere quotidianamente.