di Vincenzo Logozzo*
LOCRI – Cinzia Maurini, portavoce dei disabili gravi del Centro di Recupero Neurologico di Locri, oggi è stata chiara e determinata “Riprenderemo a fare lo sciopero della fame se il personale degli operatori socio sanitari non arriva”.
Altrettanto deciso è il Presidente dell’UNITALSI della Locride Maurizio Villari “Ultimo appello, pregherei chi di competenza, la politica, gli amministratori, i commissari preposti di risolvere definitivamente il problema dell’assunzione degli OSS. Noi dell’UNITALSI è da più di tre mesi che facciamo volontariato al centro e diamo una mano d’aiuto al poco personale in dotazione alla struttura. Non si può continuare in questo modo.”
Ma per quanto ne sappiamo anche il Commissario alla Sanità l’Ing. Massimo Scura è amareggiato di questa situazione, a lui spettava autorizzare le assunzioni e ne ha autorizzate più di quanto richieste. Non è escluso che possa portarsi al centro per rendersi conto della situazione.
Noi della Consulta, che dal 17 ottobre seguiamo assiduamente la vicenda assieme ad altre associazioni, ne prendiamo amaramente atto e siamo costretti a fare alcune riflessioni molto dure. E’ oramai da tre mesi che esiste questa drammatica situazione. A soffrirne sono gli impotenti ed incolpevoli 17 disabili. E patiscono per colpa dei loro simili esseri umani. Professionalmente incapaci a risolvere il problema sia temporaneamente che definitivamente. Umanamente insensibili ed indifferenti. Chi sono i colpevoli ? Bisogna dirle queste cose. A noi risulta che chi di competenza a Locri, ha fatto per tempo tutti i passi tecnici e burocratici necessari per porre rimedio alla mancanza di personale prima della cessazione dell’incarico della Cooperativa Sollievo che vi aveva provveduto per dieci anni.
Dopo tre mesi dalla cessazione dell’incarico da parte della Sollievo, non si è provveduto a mandare gli OSS e gli infermieri necessari per l’assistenza di base dei disabili. In verità c’è stata a novembre l’assunzione di sei unità part-time attingendo alla graduatoria Mater Domini di Catanzaro, ma dopo una settimana i lavoratori sono stati richiamati a Catanzaro. Dopodichè noi associazioni il 30 novembre abbiamo avuto un incontro con i Commissari dell’ASP di Reggio ed abbiamo esposto tutta la problematica, insistendo per l’immediata soluzione del problema. Malgrado le assicurazioni non è successo nulla. Ma proprio nulla. Il 14 dicembre c’è stato l’incontro tra la Direttrice Silvia Falvo e il Commissario Massimo Scura a seguito del quale sono state autorizzate 16 assunzioni di operatori socio sanitari a tempo part-time. Da quel momento la competenza a provvedere è passata ai Commissari ed ai Funzionari dell’ASP di Reggio Calabria. Sono arrivati sei lavoratori part time attingendo ancora una volta alla graduatoria del Mater Domini di Catanzaro. Dopo questi sei però il deserto. Si è fermato tutto. Abbiamo cercato di sapere il perché ed abbiamo scoperto che tutti i funzionari addetti alla procedura per le assunzioni sono andati in ferie. Irraggiungibili i Commissari. Legittimo andare in ferie, ma dopo aver fatto in pieno il proprio dovere, specialmente ben sapendo delle gravi difficoltà che stanno passando i disabili del centro, dove il personale di ruolo fa doppi turni andando oltre il consentito proprio per non far mancare l’assistenza ai disabili. Loro non sono andati in ferie. Si sono spaccati anche durante le festività natalizie per tutelare i ragazzi. Una bella differenza tra categorie di lavoratori. Una bella lezione professionale ed umana che viene dal basso, da operatori umili ma nobili, responsabili ed umani.
E se non fosse per l’UNITALSI sarebbe il disastro completo. E’ questa purtroppo l’amara conclusione a cui si deve giungere verso la pubblica amministrazione dell’ASP di Reggio Calabria. I fatti, dopo tre mesi di comportamenti assurdi, questo dicono. Colpa dei Funzionari, colpa dei tre Commissari (uno più qualificato dell’altro) ? Ce lo devono spiegare loro, se hanno questa sensibilità di informare i cittadini e gli aventi diritto all’assistenza. E pensare che quella di Locri è l’unica struttura pubblica esistente in Calabria e dovrebbe essere il fiore all’occhiello nel settore. Ma non vorremmo dare ragione a chi ci dice che sotto sotto è proprio questo il punto centrale, è una struttura pubblica che deve cedere il passo all’interesse del privato. Non possiamo crederci !
Un’ultima cosa. Avevamo rilevato che ricorrere ancora alla graduatoria del Mater Domini era un errore clamoroso dopo la prima fallimentare e ridicola esperienza. Ebbene hanno ripetuto l’errore, perché i ragazzi che sono arrivati sicuramente non rimarranno per tutti i disagi che devono affrontare, il lungo viaggio con mezzi propri, perché come si sa per ferrovia e mezzi pubblici meglio non parlarne. Il guadagno economico è pressochè zero per le spese che devono affrontare giornalmente di fronte ad un pagamento part-time; diverse lavoratrici hanno figli piccoli da custodire. E’ matematico, giusto e legittimo quindi che alla prima occasione, come i precedenti, lasciano e tornano a Catanzaro. Allora ci chiediamo tutti, perché Reggio insiste ad attingere a Catanzaro e non provvede invece ad assumere personale del reggino e della stessa Locride che ha fatto domanda di assunzione in esito ad un regolare bando pubblico che la stessa ASP di Reggio Calabria ha pubblicato il 16 giugno 2015 repertorio 1018 ?! Qui veramente si dovrebbe ricorrere ad una indagine che sveli il “mistero” di questa gravissima perseverante incuria !
Noi della Consulta non molleremo di un sol millimetro e talloneremo i Commissari, i politici, i Funzionari competenti rendendo anche noto al pubblico le loro inefficienze ed insensibilità verso un problema così pieno di umanità e di diritti costituzionalmente garantiti. E aggiungiamo che il problema del potenziamento continuerà perché non è possibile definire “Centro di Recupero” una struttura organizzativa priva di figure professionali importanti e fondamentali come fisioterapisti, assistente sociale, neurologo a cui si aggiunge la dotazione di mezzi e strumenti, compreso le carrozzelle, più adeguate al singolo disabile e più moderne. Hanno diritto di vivere.
*: Presidente della Consulta delle Associazioni del Comune di Gioiosa Jonica
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