di Gianluca Albanese
SIDERNO – Sarà un ottobre denso di appuntamenti di primo piano quello che sta preparando il Centro Studi Lazzati, presieduto dal giudice Romano De Grazia, sorto anni fa per diffondere la cultura della legalità, dell’antimafia vera e non di facciata, e per sostenere la diffusione dell’omonima legge, che impedisce ai pregiudicati di fare campagna elettorale.
E’ alle viste, infatti, il tour calabrese dello scrittore e giornalista Antonio Amorosi, autore del saggio “Coop connection” (2016, Chiarelettere) che squarcia il velo di omertà e ipocrisia che da sempre copre certe realtà cooperativistiche, dell’Italia centrosettentrionale, e non solo. Tra le tante tappe del tour, organizzato dal Centro Studi Lazzati, ci sarà anche la Locride, la mattina di sabato 15 ottobre. Nelle prossime settimane verrà reso noto il programma completo delle presentazioni dell’importante best seller.
Intanto, come preannunciato dal giudice Romano De Grazia sul proprio profilo facebook “ll 25 giugno alle ore 18 saremo tutti a Molochio per commemorare Maddalena Del Re una vera combattente dell’antimafia in trincea e che purtroppo ha perso la battaglia della vita . Ai genitori della nostra eroina sarà consegnata alla memoria una targa ricordo. Viva la Legge Lazzati”.
Ma non solo. Nel suo “post” sul popolare social network, De Grazia non ha mancato di lanciare una stilettata delle sue riguardo alcune iniziative che s’intendono realizzare nella nostra regione.
“Si apprende – ha scritto il giudice su facebook – da Pino Brosio ( Gazzetta del Sud del 14 giugno 2016 ) che saranno stipulati protocolli di intesa per la costituzione a Limbadi di un Centro Studi sull’ antimafia. E già è questo un notevole ridimensionamento dell’originario e più ardito progetto dell’ Università Antimafia , stante l’accertata o accertabile esistenza presso la vicina Università di Catanzaro, facoltà di giurisprudenza, della disciplina di Legislazione Antimafia con professori veri e non con improvvisati esperti di materia. Si apprende ancora che si è costituito all’uopo un comitato scientifico con ruolo di rilievo alla solita Musella e che tra i partner vi siano l’Unical, la Cattolica e la Confapi e altre associazioni. Si comprende l’amore per la Gerbera Gialla; non si comprende e non si è avuto finora risposta a quanto scritto dal Corriere di Calabria sugli investimenti dei soldi pubblici ottenuti dalla Musella ed investiti in viaggi ed in magliette. Non si comprende allo stato la presenza di Gino Crisci, rettore serio di una università seria; né quella del procuratore aggiunto Manzini, fino a quando la posizione di Adriana Musella non venga chiarita”.
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