R. & P.
Ricco e vario il cartellone delle rassegne a cura del Centro Teatrale Meridionale, per la direzione artistica di Domenico Pantano, che punta all’intrattenimento ma anche alla riflessione, con perle rare e nomi della scena nazionale.
Prosegue con ritmo serrato, infatti, il programma messo a punto per il ReggioFest cultura diffusa 2022, che nelle serate dell’11 e del 12 dicembre vedrà in scena l’apprezzato “InCoscienza”, adattato e interpretato da Valerio Strati, per la regia di Sandro Dieli, prodotto da Teatro alla Guilla.
Gli appuntamenti – nell’ambito del progetto voluto dal Comune di Reggio Calabria, in occasione del 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, con l’obiettivo di disseminare eventi culturali nella periferia della Città metropolitana – sono domenica 11 dicembre, alle ore 20.30, all’Auditorium Lucianum di Reggio Calabria e lunedì 12, sempre alle ore 20.30, presso la Chiesa di San Nicola di Santa Domenica, a Gallico.
Lo spettacolo mette insieme nella sua composizione drammaturgica tre autori della letteratura, italiana e straniera, il cui linguaggio è alquanto diversificato: c’è il pensiero di Dostoevskij e del suo Delitto e castigo, c’è quello di Pippo Fava, giornalista siciliano e drammaturgo, ucciso dalla mafia nel 1984, e quello di Aldo Nicolaj, versatile e fecondo drammaturgo italiano le cui opere furono molto rappresentate anche all’estero.
Il racconto si dispiega attraverso quattro personaggi diversi: un giovane studente, un killer della mafia, un omosessuale nevrotico e uno scafista accomunati dall’essere assassini.
Un’analisi schietta che tocca differenti corde dell’animo umano.
La scenografia è essenziale, due sedie, un ceppo di legno e un paravento in bambù dietro il quale Valerio Strati cambia camicia, per entrare e uscire dai panni di ciascun personaggio.
“Strati è quasi un trasformista delle maschere umane, perse nelle difficoltà, che si ritrovano nell’errore”.
È l’analisi della nostra coscienza o dell’in-coscienza, come il titolo vuol sottolineare, il filo conduttore che lega questi uomini.
La ragione dei personaggi tenta di dar senso a ciò che in realtà dovrebbe non averne: uccidere esseri umani.
Commettere violenze, ingiustizie e superare le leggi, scritte e non, della nostra società, qualunque siano le motivazioni non è mai ragionevole e non appaga in nessun caso.
Ma forse comprendiamo le loro ragioni.
Il Centro Teatrale Meridionale – realtà nata in Calabria e divenuta di livello nazionale per la sua attività continua e di alto spessore -, propone dunque una imperdibile occasione per apprezzare una pièce che ha incassato grandi consensi dalla critica.
Il prossimo appuntamento sarà con “La pazzia di Orlando” di e con il talentuoso Orazio Alba.