SIDERNO – Il dialogo va avanti. E non vuole essere tra sordi. E’ alle viste un nuovo incontro, infatti, tra le delegazioni del circolo cittadino del Partito Democratico e del movimento Siderno Libera-progressisti per l’unità. I due soggetti politici del centrosinistra si rivedono dopo il pour parler tra i rispettivi leader, ovvero il segretario dei democrat Mariateresa Fragomeni e il presidente di Siderno Libera Alessandro Siciliano. Stavolta, come due allenatori di calcio, fanno pretattica e non rivelano le rispettive “formazioni”, ovvero la composizione delle rispettive delegazioni all’incontro bilateale che avrà luogo a breve. Preferiscono dialogare, e questa è già una notizia, dopo le stoccate del periodo postelettorale dello scorso anno. E così, se la ricerca dell’unità dei progressisti sidernesi è un obiettivo che entrambi intendono perseguire, ognuno parte dai propri capisaldi. Già, perchè Siderno Libera invoca (o pretende, dipende dagli accenti della discussione) parì dignità; il Pd, dal canto suo, è sempre pronto a far valere la forza dei numeri, che lo danno di gran lunga come il primo partito cittadino strutturato sul territorio. Solo che non è il momento di andare al muro contro muro, perchè, se da un lato non si conosce ancora la data del rinnovo del consiglio comunale sidernese, visto che la commissione d’accesso agli atti è ancora a palazzo di città, di certo si saprà a breve la data delle prossime elezioni politiche. Cosa c’entra? E’ presto detto. Il totocandidature è iniziato da tempo e nella Locride il partito del commissario regionale D’Attorre è alla ricerca di un candidato forte. Potrebbe essere il sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta, che risulta un nome assai “spendibile” dal punto di vista elettorale e sulla quale c’è stata anche l’attenzione del segretario regionale Bersani, dopo le intimidazioni subite dalla farmacista originaria di Mammola nel mese di aprile. Ma tra i papabili per un posto in Parlamento potrebbe esserci anche Mimmo Panetta. L’ingegnere ha già fatto sapere che non intende rincandidarsi a sindaco. Evidentemente ha altre mire e, anche se non lo ammetterà mai – l’ingenuità, del resto, non ha mai fatto parte del suo agire politico – a 63 anni splendidamente portati, potrebbe sentirsi maturo per un posto a MonteCitorio o a palazzo Madama. I segnali a D’Attorre li ha già dati, specie sul piano della consistenza elettorale. Il primo è arrivato dalle primarie di circolo, col successo totalitario della sua componente, tanto che nel ruolo di segretario è stata confermata la sua fedelissima Mariateresa Fragomeni e a vice è stato promosso l’avvocato Marcello Cordì, già candidato a consigliere provinciale nel 2011 e anch’egli di stretta osservanza panettiana. Per non parlare del direttivo, interamente composto dai suoi adepti. La seconda prova di forza elettorale potrebbe arrivare con le primarie per la scelta del leader di coalizione che sarà il candidato alla presidenza del Consiglio. Un successo ampio dei bersaniani, infatti, rafforzerebbe ulteriormente la posizione di Panetta e dei suoi aficionados, anche se tra questi ultimi non possiamo annoverare Angelo Errigo, vicino a lui all’interno del circolo ma “renziano” della prima ora. Insomma, Panetta, sotto sotto, non disdegnerebbe una candidatura alle Politiche 2013. E se quest’obiettivo dovesse mai realizzarsi, Panetta avrebbe bisogno di tanti voti, anche di quelli che a livello comunale non votano per lui, ma avvertono la necessità di una figura autorevole e capace di rappresentare le istanze della Locride in Parlamento e, in caso di vittoria del centrosinistra, al governo. Insomma, Panetta avrebbe bisogno di tanti voti, anche di quelli di Siderno Libera. E non è più ora di strappi o di rivangare vecchi rancori. Il dialogo, quindi, va avanti.
GIANLUCA ALBANESE
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