di Gianluca Albanese
SIDERNO – Fumata nera. La riunione interpartitica che ha avuto luogo questa sera tra i rappresentanti di Sel, Cd, Siderno Libera e Pd per scrivere assieme le regole delle Primarie di coalizione necessarie a scegliere il candidato sindaco non ha sortito alcun risultato definitivo, ma solo qualche passo avanti verso la stesura di un documento-vademecum sulle Primarie che potrebbe vedere la luce venerdì.
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Tra i punti sui quali si è trovato l’accordo, quello relativo al rinvio al prossimo 22 febbraio per la data delle Primarie e sul versamento della quota di un euro ad elettore.
Nulla di nuovo, invece, sul fronte dei nomi degli altri candidati sindaci. Il Pd non scioglie le riserve, e a questo punto c’è il rischio concreto che il nome dell’eventuale candidato sindaco alle primarie di coalizione ed espressione del circolo democrat non verrà fuori prima dell’ultimo giorno utile fissato per la presentazione delle candidature, che a questo punto slitterebbe al 21 gennaio.
Chi c’era, riferisce della permanenza di qualche riserva mentale da parte di alcuni dei soggetti politici partecipanti. Battutine sui trascorsi nel centrodestra di Fuda e sul sostegno spassionato che domenica scorsa gli ha mostrato, in sede di conferenza stampa uno dei due addetti stampa dell’allora sindaco pidiellino Riccardo Ritorto, ovvero Filippo Todaro.
Ma sono dettagli privi di rilevanza. Danno, comunque, l’idea di come ogni ragionamento politico, finisca, a volte, per incepparsi sui troppi personalismi che si frappongono con regolarità in quelle che dovrebbero essere normali trattative tra partiti e movimenti della stessa coalizione.
Altra pregiudiziale posta da alcuni dei partecipanti al tavolo è stata quella posta sulla necessità di non presentare liste civiche a sostegno del candidato che uscirà vincente dalle Primarie, ma solo liste di partiti e movimenti.
Ad oggi, può succedere di tutto: il tavolo di trattativa potrebbe licenziare entro venerdì il tanto atteso documento condiviso con le regole per le Primarie così come si potrebbe, per assurdo, rompere. Potrebbe persino accadere che, da qui al 21 gennaio, tutti trovino l’accordo sulla candidatura di Fuda a sindaco senza presentare ulteriori competitor.
Insomma, se ci sono dei bluff in corso, avranno le gambe corte e la verità, prima o poi, emergerà.
Per ora, dal camino del centrosinistra sidernese è uscita solo una fumata nera che, giorno dopo giorno, logorio dopo logorio, tatticismo dopo tatticismo, spera di diventare, un giorno, bianca. Spera, appunto.