DI SEGUITO LA LETTERA APERTA DELLA CGIL AL MINISTRO DELL’INTERNO ALFANO E AL SUO VICE BUBBICO, OLTRE CHE AL CAPO DELLA POLIZIA PANSA E AL PREFETTO DI REGGIO CALABRIA PISCITELLI
Le Organizzazioni Sindacali Confederali e di categoria calabresi hanno indetto nella giornata di lunedi 4 novembre una giornata di mobilitazione dei Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità che da tempo si trovano in una situazione di difficoltà senza percepire emolumenti, indennità e senza una concreta prospettiva di stabilizzazione.
In ogni provincia si terranno manifestazioni e proteste per sottolineare questa grave situazione, per chiedere attenzione al Governo nazionale anche nella discussione parlamentare della legge di stabilità e per costringere la Regione Calabria ad intervenire anche in sede di assestamento di bilancio per trovare le risorse necessarie a garantire la copertura finanziaria delle indennità dei lavoratori.
Nel mentre, però, nel resto della Calabria le manifestazioni sono state autorizzate tranquillamente e senza creare tensioni, la manifestazione della provincia di Reggio Calabria, che si sarebbe dovuta tenere nel Piazzale antistante la stazione ferroviaria di Villa San Giovanni (luogo consueto delle manifestazioni dei sindacati confederali, anche per la facilità ad essere raggiunto dai lavoratori di tutta la provincia), è stata negata con la motivazione davvero poco credibile di un presunto intralcio al traffico.
Ma la cosa più grave ed inaccettabile è che il Questore di Reggio Calabria ha notificato, attraverso due funzionari della Digos, e solo ad un dirigente della CGIL, in modo che consideriamo almeno irrituale, una intimazione a non effettuare la manifestazione nel luogo prescelto.
Per quanto ci riguarda, consideriamo questa decisione del Questore di Reggio Calabria grave ed inaudita paragonabile solo a quanto succedeva, in tempi tristi per i diritti e i lavoratori, quando Ministro dell’Interno era Mario Scelba.
Infatti, in tutte le Questure in occasione delle manifestazioni confederali si svolgono incontri coi sindacati per concordare le modalità di svolgimento senza atti impositivi, e la CGIL si è sempre dimostrata responsabile garantendo la correttezza dello svolgimento. In questo caso, invece, registriamo un metodo intimidatorio che potrà avere effetti fra i lavoratori anche nello sciopero del prossimo 15 novembre.
Per questi motivi chiediamo al Prefetto di Reggio Calabria la convocazione di una immediata riunione con le Organizzazioni sindacali ed al Capo della Polizia e al Ministro degli Interni interventi immediati e concreti per garantire il normale svolgimento delle manifestazioni e per rasserenare gli animi dei lavoratori evitando così un inasprimento delle tensioni che potrebbero determinare effetti negativi.
Segreteria CGIL Calabria
Segreteria CGIL Reggio-Locri
Segreteria CGIL Piana Gioia Tauro