di Redazione
REGGIO CALABRIA- Il presidente della Provincia Giuseppe Raffa nel corso della riunione di ieri del Consiglio provinciale, aperto alle realtà socio – sindacali e associazionistiche, ha preso in esame i contenuti del decreto legislativo relativo alla soppressione delle sezioni distaccate dei Tribunali Amministrativi Regionali. Una decisione che, se non corretta in sede parlamentare, comporterà anche la chiusura del TAR di Reggio Calabria. E la discussione del Consesso provinciale ha riguardato anche la chiusura della Scuola della Pubblica Amministrazione.
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“Ancora una volta – ha detto Raffa – come Consiglio provinciale dobbiamo affrontare un tema che individua un atteggiamento del Governo nazionale che sembra abbia perso di vista una delle regole fondamentali della democrazia: l’ascolto del territorio nell’assunzione di provvedimenti che lo riguardano. Questo, purtroppo, appare un atteggiamento che rievoca un periodo davvero triste per la nostra Nazione . Ed è un atteggiamento che, assolutamente, non è previsto nella Costituzione repubblicana. Vorrei, a tal proposito – cosa che ho fatto in altre occasioni-, ricordare lo spirito dell’articolo 3 della nostra Magna Carta. Siamo di fronte ad un provvedimento che presenterebbe delle evidenti forme di incostituzionalità. E se non abbiamo neanche le garanzie costituzionali, allora questo autoritarismo sfrenato del Governo ci fa presagire un futuro molto triste”.
Sulla difesa del Tar e sulla Scuola della Pubblica Amministrazione – ha proseguito Giuseppe Raffa – ci siamo impegnati senza distinzione di colore politico. Questo deve essere riconosciuto a dimostrazione del fatto che io e Seby Romeo ( massimo responsabile del PD reggino) nello stesso giorno, nella stessa ora e nello stesso luogo, a Roma abbiamo affrontato lo stesso problema”.
Il Presidente della Provincia di Reggio Calabria ha poi informato l’Assemblea dell’andamento della recente conferenza stampa romana su questo tema che ha registrato la presenza di autorevoli personalità, e tra queste il prof. Giuseppe Severini, un presidente del Consiglio di Stato, e il dott. Giampiero Lopresti, presidente dell’Associazione nazionale magistrati amministrativi, i cui “ suggerimenti ci spingono ad andare avanti, a non fermarci”.
Giuseppe Raffa non esclude che il disegno di legge rappresenti un segnale del Premier e del ministro Madia pur di ottenere un consenso superiore al 41%, ma questo – per il Presidente della Provincia – è una strategia che “ci può stare nella loro testa e non già nei comportamenti”.
Giuseppe Raffa si è poi sfogato rispetto alla latitanza di una parte della deputazione parlamentare reggina, sostenendo che nel suo percorso romano per difendere il TAR ha potuto contare solo sull’onorevole Nino Foti.
Nella vicenda si registra anche un’apertura del ministro Madia per salvare la sezione reggina del Tar.