di Gianluca Albanese
SIDERNO SUPERIORE – Riscoprire la necessità di tutelare l’ambiente partendo da una più che lodevole attività artigianale in linea con i tempi e i ritmi della natura.
E’ il principale significato del documentario “Chjanu Chjanu” diretto da Martina Raschillà e Aldo Albanese (con musiche di Francesco Loccisano) che è stato proiettato sabato 7 agosto in piazza Cavone a Siderno Superiore.
L’evento, organizzato dallo spazio culturale “MAG. La ladra di libri” e dal comitato pro piazza Cavone, gode del patrocinio del Comune di Siderno e della fattiva collaborazione dell’osservatorio ambientale “Diritto per la vita”.
Dopo il saluto iniziale del presidente del comitato pro piazza Cavone Aldo Caccamo (che ha saputo coinvolgere l’associazione di volontariato “Siderno Soccorso” nell’iniziativa, permettendo un capillare monitoraggio dei “green pass” dei presenti, a poche ore dall’entrata in vigore della nuova normativa) si è proceduto alla proiezione del cortometraggio, incentrato sulla produzione artigianale di ceste e panieri in vimini da parte di Armando e Caterina, due coniugi che abitano proprio a ridosso di piazza Cavone.
Un’attività strettamente connessa a concetti fondamentali, come l’arte del riciclo, la drastica riduzione dei rifiuti e il rispetto dei tempi e dei ritmi della natura. Non è mancato un focus sul deprecabile fenomeno dell’abbandono di rifiuti sulle fiumare della nostra terra, che ha stimolato un appassionato e competente intervento di Arturo Rocca, presidente dell’osservatorio ambientale “Diritto per la vita”.
Ne è seguito un dibattito, in cui sono intervenuti alcuni cittadini che hanno posto domande alla regista Martina Raschillà e ai due protagonisti del video.
Il poeta Totò Caccamo ha letto un proprio componimento dedicato a piazza Cavone (‘a chjazza nova) mentre Aldo Caccamo ha dato lettura di una poesia di Martino Ricupero (assente giustificato) anch’essa dedicata a quella che è stata definita nel titolo “’a chiazza d’a paci”.
Alla fine, è stata unanime la soddisfazione per la serata, sia dal punto di vista dei contenuti che degli aspetti organizzativi, curati dal comitato pro piazza Cavone e dalla Siderno Soccorso, i cui volontari sono stati coordinati da Roberto Tavernese, mentre grande interesse ha destato l’esposizione dei lavori di Armando Bolognino, esposti a fianco del tavolo dei relatori, che hanno messo in evidenza la loro pregevole fattura.