R. & P.
Il 18 agosto prossimo la XIX edizione dell’ormai nota Sagra, una serata tutta dedicata al pregiato formaggio che diventa il pretesto per una riflessione, individuale e collettiva, sui temi della produzione casearia a latte crudo, su come una sagra può diventare un modello turistico per le aree dell’entroterra aspromontano e sul modo in cui le sue comunità ne determinano le caratteristiche di resilienza.
Da 19 anni la data è sempre la stessa, il 18 agosto, nel giorno “da papissa” come dicono i cittadini ciminesi, uno degli eventi estivi più partecipati della fascia jonica reggina.
Organizzata dal Comune di Ciminà e dall’Associazione dei Produttori, con il supporto della Pro Loco, la Sagra rientra nel format “Aspettando Cheese”, che anticipa sui vari territori la manifestazione di Slow Food Italia che si terrà a Bra (CN) a settembre; il più importante appuntamento internazionale che si svolge ogni due anni e che è dedicato ai pascoli, agli animali da latte e ai formaggi di tutto il mondo.
La Sagra del Caciocavallo di Ciminà, che nel 2010 ha avuto il riconoscimento di Presidio Slow Food, si preannuncia molto interessante, oltre la degustazione del ricco menù pensato dai produttori stessi, si potrà assistere allo spettacolo degli artisti di strada.
“Ciminà racchiude in sé una serie di condizioni che incarnano lo spirito di un nuovo modello di ospitalità. I cibi, gli usi e costumi così peculiari e caratterizzanti, fanno sì che le cosiddette aree interne costituiscano dei laboratori viventi in cui la comunità locale si fa portatrice e custode di biodiversità. E noi, attraverso quest’evento, vogliamo farla conoscere sempre più all’esterno”, dichiara il sindaco Giovanni Mangiameli.
“L’impegno di noi produttori è massimo. Vogliamo che animali, prodotti, ricette, che necessitano di essere salvaguardate, possono diventare i racconti e il coinvolgimento per i nostri giovani che, se stimolati in modo sano e coerente, possono rimanere dove sono nati e sviluppare economia per poterci vivere”, Rocco Siciliano, presidente Associazione Produttori.
La Sagra è organizzata con il contributo di Regione Calabria e Città Metropolitana di Reggio Calabria, con il patrocinio del Parco Nazionale d’Aspromonte e da Slow Food Reggio Calabria.