RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Con imperdonabile e insolito ritardo, voglio anch’io dire qualcosa sulla vicenda che ha visto coinvolto Michele Conia, Compagno di Partito e Amico, Sindaco di Cinquefrondi.
Rispondo direttamente a chi specula, sia a livello locale che nazionale sull’episodio che lo ha visto suo malgrado coinvolto. Non credo ci sia bisogno di dire molte cose, perché a Cinquefrondi si sta lavorando bene, sia dal punto di vista Amministrativo che Sociale e Culturale. Questi episodi, dunque, non possono che essere, per quanto gravissimi, del tutto isolati, visto che si è verificato in una realtà dove e visibile a tutti quanto si sia fatto e si stia facendo per l’integrazione. Di sicuro, un amministratore attento a pieno di passione, che lotta continuamente per il cambiamento in positivo e per la sua comunità locale e regionale, come lo è certamente Michele e il suo Consiglio Comunale, possa poi fare distinzioni di colore o che si permetterebbe mai dei favoritismi a chicchessia. Se uno lotta per il rispetto delle regole, poi è chiaro che non può fare distinzioni di sorta. Non possono esistere, dunque, regole differenziate per un amministratore. Quindi, ribadisco, nella speranza che la vicenda si chiuda presto e bene, con imperdonabile ritardo, ma non per questo senza la dovuta attenzione e sensibilità nei confronti del Sindaco e, fatemi dire, di tutta l’Amministrazione di Cinquefrondi, la mia più totale solidarietà, convinto, oggi più che mai, che il loro agire, nella persona del primo cittadino, sia stato come sempre improntato al rispetto delle regole.
Pietro Sergi
Direzione Nazionale di Sinistra Italiana