R. & P.
A margine del Comitato Direttivo Anci Calabria, svoltosi ieri nella sede di Catanzaro è emersa unanime: “la forte preoccupazione in ordine agli interventi che devono essere predisposti e che riguardano i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
“Ci troviamo dinanzi ad uno scenario preoccupante che mina la stabilità dei governi locali. Il PNRR rappresenta per il sud d’Italia una occasione irripetibile per ridurre – se non colmare – l’ingiusto divario esistente sotto diversi profili tra le diverse realtà territoriali del paese. Ancor per le amministrazioni comunali calabresi che hanno mobilitato le proprie dotazioni e attinto ad ogni risorsa disponibile per attivare gli interventi (dalla progettazione all’avvio e realizzazione delle opere) per mutare le condizioni di vita delle popolazioni residenti nei propri territori, già fortemente tentate ed indotte all’abbandono e migrazione, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza significa sviluppo e innovazione”, si legge nella nota.
“Per questo esprimiamo preoccupazione crescente: a tale situazione di stallo corrisponde infatti un rallentamento delle attività che devono essere avviate con scadenza imminente. Sarebbe questo un danno irreparabile in termini di tempistiche degli interventi e delle azioni che rappresentano una opportunità di sviluppo su mobilità sostenibile, politiche per le nuove generazioni, salute, inclusione, digitalizzazione, istruzione e ricerca. Allo stato attuale, infatti, la gran parte delle missioni, misure e programmi contenute nel PNRR hanno raggiunto il livello decisionale della individuazione dei beneficiari con le amministrazioni locali protagoniste di consistenti iniziative destinate a mutare l’immagine del territorio ed a cambiare il funzionamento dei più essenziali servizi rendendoli più efficienti. La crisi finanziaria che attanaglia i comuni calabresi sempre più coinvolti in situazioni di dissesto e predissesto deve essere fermata. Si pone un “problema Calabria” anche a livello nazionale”, prosegue la nota di Anci Calabria.
“Auspichiamo, pertanto, una piena ripresa delle attività che consenta agli amministratori locali di proseguire in tutta serenità la propria azione di ricostruzione e cambiamento auspicati”, si conclude la nota.
In merito ai fondi CIS, il presidente Anci Calabria, Marcello Manna, ha inviato una lettera al Sottosegretario Dalila Nesci chiedendo un incontro al più presto.
“In riferimento alla selezione relativa ai Contratti Istituzionali di Sviluppo (CIS) Calabria, ci è giunta a più voci la richiesta da parte di molti sindaci di delucidazioni in merito alla mancata approvazione delle istanze presentate.
Nonostante siano stati selezionati 110 interventi a priorità alta, che riceveranno subito un finanziamento pari a 226,97 milioni di euro provenienti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 e che dovrà essere approvato in via definitiva dal CIPESS, molti comuni hanno ricevuto parere sfavorevole”, si legge nella missiva.
“Essendo finanziamenti che riguardano investimenti integrati, opere infrastrutturali e strategiche fondamentali per lo sviluppo dei nostri territori, investiti dal peso della profonda crisi economica ancora in atto, Le chiediamo un incontro per poter discutere in maniera sinergica e fattiva delle azioni che possano permetterci di poter realizzare gli interventi richiesti”, si conclude la lettera dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Calabria.
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