di Gianluca Albanese
SIDERNO – “Svagodromo”; attraversamento; “ricuciture”; attrattore turistico. Dopo la firma della convenzione con Invitalia che ne curerà la parte burocratica (a partire dall’accordo di programma in virtù del quale entro 90 giorni si potranno affidare i primi lavori) i tecnici progettisti sono al lavoro sul mega progetto de “La Città del mare” e spuntano, al di là del rendering presentato nella sede della Città Metropolitana in occasione dell’annuncio del finanziamento di 9.700.000 euro, nuovi termini e concetti di quello che sarà il progetto in cui la fiumara del Novito sarà la cerniera con cui si ricuciono, appunto, le cittadine di Siderno e Locri in un’unica “Città del Mare” baricentro e attrattore turistico della riviera dei gelsomini in cui, tra parchi, orti botanici, piste ciclabili e impianti sportivi da realizzare, si darà vita a una serie di infrastrutture concepite per lo svago e la piena fruibilità ambientale.
In questi giorni sono iniziati i lavori di abbattimento dei canneti a ridosso del Novito lato Locri per compiere i primi rilievi 3D con dei droni, al fine di affinare la progettazione di quella che sarà, presumibilmente, la prima opera che verrà realizzata, ovvero il ponte di attraversamento ciclopedonale della fiumara tra Locri e Siderno, attorno al quale verrà creata una pista che costeggerà il Novito da ambo le sponde per poi ricongiungersi, ad anello, con la strada di collegamento “a monte” tra Siderno e Locri, quella che collega la sidernese via Carrera con la locrese via Cosmano.
Sono i primi dettagli che trapelano dall’ufficio di progettazione, coordinato dal responsabile del settore “Urbanistica” del Comune di Locri (ente capofila) architetto Nicola Tucci. Non si conoscono i materiali coi quali verrà realizzato il ponte di attraversamento; quel che appare già chiaro, invece, è che non si vuole creare l’ennesima via di passaggio, ma un grande attrattore turistico in cui la spiaggia, la fiumara e le colline (al progetto hanno successivamente aderito i Comuni di Antonimina e Gerace) possano offrire il meglio delle proprie potenzialità ed essere goduti appieno. Un posto concepito per restarci, dunque.
Tutti gli interventi che si andranno a realizzare da qua ai prossimi tre anni, saranno coerenti con i piani spiaggia già adottati dai due comuni rivieraschi che, al di là del vantaggio pratico della sussistenza “a monte” di tutti i pareri necessari per realizzare le opere, evidenziano come gli strumenti di programmazione urbanistica preesistenti siano già pronti a supportare una mega opera del genere, segno che chi aveva progettato negli anni precedenti e ancora non immaginava nemmeno la grande opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (fonte primaria del finanziamento) aveva comunque dimostrato quella lungimiranza che serve per immaginare uno sviluppo nuovo, basato sulla rigenerazione e sull’unione che fa la forza.
E allora, tra un ponte che vuole diventare già attrattore turistico (tipo quello di Calatrava a Cosenza) e campi e palazzetti sportivi da usare tutto l’anno, si sta procedendo a ritmi sostenuti. Non senza qualche sorpresa e idee che stanno maturando in itinere. Come quella di realizzare nelle stazioni di sollevamento presenti lungo il percorso della costruenda pista ciclopedonale dei piedistalli che si richiamano alle figure principali della Magna Grecia. Un “percorso degli Dei” che già fa sognare, in un’unica grande “Città del Mare” in cui divisioni, gelosie, sovrapposizioni e campanilismi finiscono definitivamente in soffitta per dare vita a un progetto di sviluppo stabile e duraturo.
Sono Antonio Amato, nato a Locri ma esule a Torino dal 1952.
Vorrei fare notare che in contrada Licino di Locri era prevista la realizzazione della cittadella Scolastica della Locride, e che la gara indetta per tale progetto era stata vinta dall’architetto Mario Botta.
Tale opera, disattesa, potrebbe essere ora recuperata per essere realizzata nella contrada Licino dove fu prevista con i fondi pnrr.
Antonio Amato