REGGIO CALABRIA- S’è svolta martedì 25 febbraio a Palazzo Alvaro, su impulso del sindaco metropolitano, una riunione sull’emergenza coronavirus coordinata dallo stesso Giuseppe Falcomatà. Vi hanno preso parte il consigliere comunale e metropolitano Antonino Nocera, il consigliere comunale delegato alla Protezione civile Antonio Ruvolo, il consigliere comunale delegato alla Sanità Valerio Misefari, Antonio Morabito per la Protezione civile regionale, i medici del Gom (Grande ospedale metropolitano) Matteo Galletta ed Elena Nasso, i dirigenti dell’Ordine dei Medici Raffaele Veneziano, Filippo Frattima e Marco Tescione.
Quattro le priorità fondamentali tracciate coralmente: “fare rete” per farsi trovare pronti in maniera sinergica – dal punto di vista logistico, oltre che sanitario – all’appuntamento con la possibile individuazione di cluster di quest’insidiosa forma influenzale anche sul territorio metropolitano reggino; dare inizio a un’ampia ricognizione delle strutture compatibili con funzionalizzazioni anche nuove, e in ogni caso strettamente correlate alle esigenze sanitarie e logistiche che dovessero presentarsi; non alimentare con scollamenti e “fughe in avanti” ogni dannoso, immotivato allarme sociale, mettendo in campo piuttosto ogni strumento utile a blindare la salute dei cittadini e potenziarne la percezione di sicurezza in materia; contribuire a una capillare corretta comunicazione sulle più idonee norme comportamentali, da parte dei media e dei medici di base, prezioso primo presidio sanitario per ogni cittadino-utente.
Va in questa direzione la scelta, auspicata dall’Ente metropolitano e largamente condivisa, d’aggiornare il “tavolo” già nelle prossime ore, d’implementarlo con altre componenti istituzionali e del mondo sanitario e, soprattutto, di raccordare il percorso appena avviato con gli esiti delle indicazioni ministeriali e degli altri confronti multilaterali già espletati o in itinere, in chiave territoriale così come su scala regionale.