di Antonella Scabellone
SIDERNO- La tematica della diversità, affrontata da varie angolazioni, ha riguardato l’ultimo incontro formativo del progetto “A-ndrangheta, progettiamo una città senza crimine”, voluto dalla Questura di Reggio Calabria per diffondere tra i giovani la cultura della legalità, che si è svolto lo scorso 14 febbraio presso l’aula magna dell’Ipsia di Siderno.
Oltre al dirigente scolastico, Gaetano Pedullà, e ai docenti referenti del progetto, erano presenti: il dirigente del commissariato di PS di Siderno, Antonino Cannarella, insieme al suo vice, Vincenzo Iazzetta; Balde Abdoulaye, mediatore culturale del progetto Sprar/Siproimi della Cooperativa Patos del Comune di Caulonia; Francesca Cavallaro, avvocato dello Sportello Antiviolenza del Comune di Siderno e consulente legale della Cooperativa Patos; Francesca Racco, psicologa, psicoterapeuta e Garante per l’ Infanzia e l’ Adolescenza del Comune di Bovalino; Irma Circosta, referente regionale Area Famiglia Special Olimpics nonché presidente dell’ ASD “ I Girasoli della Locride”.
Si è iniziato parlando di immigrazione con il mediatore culturale di origini senegalesi Balde Abdoulaye, esempio vivente di integrazione felicemente riuscita.
Abdullaye ha raccontato del suo arrivo in Italia, col barcone, dalla Libia; della paura iniziale, dell’accoglienza nello SPRAR, di come abbia ricominciato a sperare e a vivere. L’Italia gli ha dato l’opportunità di studiare, iscriversi a scuola e diplomarsi, partecipare a corsi di formazione e, infine, grazie a questo percorso, trovare lavoro. Ora è mediatore culturale e cerca di mettere la sua esperienza al servizio degli stranieri che ne hanno bisogno.
A seguire ha preso la parola l’avvocato Francesca Cavallaro, che si è soffermata sulle nuove leggi in materia di immigrazione “che rendono purtroppo impossibile che si ripeta oggi un’esperienza come quella di Abdoulaye, perché il decreto Salvini (sicurezza) ha cancellato lo SPRAR, il sistema di accoglienza sotto l’egida dei Comuni che tutta Europa apprezza, e l’ha sostituito col SIPROIMI.
E’, quest’ultimo, un sistema che accoglie solo alcune categorie di persone (es. protezione internazionale), non i richiedenti asilo maggiorenni. E’ stato modificato tutto il sistema di accoglienza italiano-ha sottolineato la Cavallaro- rendendo i richiedenti asilo fantasmi (non potrebbero nemmeno iscriversi all’anagrafe comunale), e relegandoli ai margini della società. Con tutte le conseguenze del caso”. Dunque, non sono tempi facili per chi decide di emigrare in Italia ma-e questo è stato il messaggio finale della relatrice-si spera che al piu presto le cose possano cambiare in meglio.
Ma la tematica della diversità è stata trattata anche sotto altri profili. La psicologa Francesca Racco si è soffermata in particolare sull’omofobia e ha spiegato agli studenti, anche con il supporto di slide e filmati, il fenomeno. E’ emerso come, alla base del pregiudizio che porta a emarginare il diverso, qualunque esso sia, c’è il sentimento di paura.
“La paura del diverso-ha spiegato la Racco- è quell’insieme di emozioni negative che si sviluppano quando ci si trova davanti a persone con caratteristiche differenti rispetto alle proprie, come il colore della pelle, la fede religiosa o l’orientamento sessuale. Non è solo e sempre per poca umanità che si tende a discriminare gli altri; spesso lo si fa per difendersi, per un senso di paura e disagio che provoca in noi chi non è come noi”. E’ lo stesso atteggiamento mentale che ci puo’ portare a discriminare un disabile. Ma La disabilità va vista come diversa abilità, come risorsa per la società. Di questo e di tanto altro ha parlato la professoressa Irma Circosta, insegnante con un quarantennale esperienza alle spalle, ora donna impegnata a 360 gradi nel sociale, referente regionale Area Famiglia Special Olimpics nonché presidente dell’ ASD “ I Girasoli della Locride”.
La Circosta ha spiegato che Special Olympics è un’associazione sportiva internazionale fondata nel 1968 negli Stati Uniti da Eunice Kennedy Shriver, che organizza attività sportive per persone diversamente abili; lo sport è stato sperimentato con successo come opportunità di espressione per chi è nato svantaggiato. Special Olympics oggi è una realtà viva su tutto il territorio italiano e anche nella provincia di Reggio Calabria dove opera anche con gruppi locali, tra cui “I Girasoli della Locride“. Nel corso del suo intenso intervento, dove ha parlato anche della sua esperienza di mamma di un ragazzo diversamente abile, e delle difficoltà che un genitore affronta in questi casi per rendere felice il proprio figlio, causa anche le innumerevoli barriere psicologiche e materiali che la società pone, la Circosta ha spiegato le attività della polisportiva di cui è presidente. I Girasoli si occupa dei piu svariati sport: basket, volley, bowling, karatè, nuoto, ballo; i ragazzi che ne fanno parte sono formati da esperti e partecipano alle competizioni nazionali, regionali, e interregionali.
Tutte le attività sono state illustrate attraverso un video che ha concluso una giornata di grandi emozioni per docenti e ragazzi, alcuni dei quali sono anche intervenuti per portare la loro testimonianza di positiva diversità.