R. & P.
“Insieme ad aver dato la disponibilità delle nostre 23 sedi per effettuare le vaccinazioni – dichiara Francesco Cosentini direttore regionale di Coldiretti Calabria – abbiamo irrobustito i servizi a favore delle categorie più svantaggiate, ad esempio gli ultraottantenni, che possono attraverso i nostri uffici, procedere alla prenotazione della vaccinazione. Veniamo così incontro a una richiesta molto sentita che spesso riguarda molti anziani che vivono in campagna, nei borghi e zone rurali. La campagna però, rimane sicura, infatti in base ai dati resi noti dall’INAIL, appena lo 0,3% dei contagi colpisce le campagne dove in molti sognano di trasferirsi per sfuggire ai pericolosi assembramenti delle grandi città senza limitare la possibilità di movimento, grazie ai grandi spazi disponibili”.
La Coldiretti sulla base delle denunce complessive di infortunio da Covid al 28 febbraio 2021, registrate dall’Inail, evidenzia come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio in agricoltura dove peraltro non si è mai smesso di lavorare durante l’anno per garantire le forniture alimentari degli italiani.
“La vita in campagna risulta essere più sicura perché garantisce il rispetto delle distanze che nelle aree rurali – sottolinea Coldiretti – si misurano in ettari. Con la grande spinta verso lo smart working, il distanziamento e le limitazioni agli spostamenti – continua Coldiretti – l’emergenza ha stravolto le nostre abitudini sociali e lavorative che sono tornati a guardare le campagne fuori dalle città non solo come meta per gite fuori porta, ma come scelta di vita dove godere di spazi abitativi più ampi con una maggiore sensazione di sicurezza e benessere tanto che anche in Calabria si registra una, seppur timida, richiesta immobiliare delle case in zone rurali o in piccoli borghi. Stanziare risorse per il recupero degli edifici rurali, dai casali ai depositi, dai rustici alle stalle dismesse sarebbe un’occasione importante – prosegue ancora Coldiretti – per recuperare fabbricati spesso abbandonati e salvare l’architettura rurale che dà forma al paesaggio ed esprime l’identità dei luoghi in una relazione di integrazione tra i sistemi produttivi locali e la conservazione della biodiversità agricola. Questa è un’opportunità per rivitalizzare le aree interne che per la Calabria sono una grande scommessa visto che ben 318 Comuni sono al di sotto dei 5mila abitanti. Un’occasione – conclude Coldiretti – anche per alleggerire la pressione demografica sui grandi centri urbani e/o nelle periferie di questi, senza un ulteriore consumo di suolo e il rischio di cementificazione in un territorio già fragile e soggetto a fenomeni di dissesto idrogeologico”.