DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI MARCELLO ATTISANO:
Portare la città di Siderno fuori dalla palude non è certo facile!
a) Il commissariamento per infiltrazione mafiosa che ci mortifica e pesa come un macigno.
b) Il dissesto finanziario.
c) La marginalità del territorio e il distacco dei big della politica la cui “disattenzione” è storica.
Ecco, bastano questi tre elementi per capire l’allontanamento della società civile dalla politica.
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Anche se esistono questi problemi da affrontare e risolvere, vorrei dare il mio contributo al dibattito che si è aperto, intanto, con molta sincerità, posso dire che si sta lavorando ad un movimento politico di opinione laico – cattolico, non partitico. Costituito da uomini e donne che possano apportare con le loro idee la risoluzione delle problematiche territoriali. Gente razionale, moderata che ama dialogare, mediare ed essere alleata per il bene della cittadinanza in quanto, questa città va ripresa e sostenuta, oggi più che mai, da tutti coloro che ancora hanno l’orgoglio di essere sidernesi.
Siderno sicuramente ha bisogno di un piano “Marshall” per la ripresa. E, una classe politica attenta, che voglia veramente portare fuori dalla “palude” la città, dovrà pensare di agganciare la ripresa partendo dai tre settori fondamentali agricoltura, artigianato e sistema turistico. Giocando anche, dove fosse possibile, la carta vincente della fiscalità differita.
Quindi, il primo step politico che la nuova classe dirigente dovrà considerare è una forte attenzione al settore economico, dove dipende il lavoro che si trasforma in libertà e qualità della vita, per ridare ai cittadini più potere d’acquisto e naturalmente più tranquillità alle famiglie.
Secondo step, aldilà di quello che può consentire la legge elettorale e che faranno le altre forze politiche, rilancio e confermo ciò che ho sempre sostenuto in passato, un candidato a Sindaco sostenuto da una sola lista, se veramente vogliamo la qualità e non la quantità e se vogliamo che il voto venga espresso attraverso un’opinione vera. Voto di coscienza e non di conoscenza.
Credo anche al confronto dei programmi ed al rispetto degli stessi, che devono essere attuati così come descritti durante la battaglia elettorale da parte della compagine che si aggiudicherà il Comune.
E, considerato che da tanto tempo dico che Siderno ha le batterie scariche, credo anche, che non basta più ricaricarle, in quanto sono ormai obsolete. Pertanto, sono convinto che vadano cambiate con un taglio netto dal cordone ombelicale con chi ha amministrato.
Infine, per dare un fortissimo segnale di cambiamento, trasparenza e democrazia nell’amministrare la cosa pubblica, la scelta del presidente del Consiglio Comunale dovrà essere affidata all’opposizione.
Ecco, questi a mio parere sono solo alcuni elementi necessari per far rivivere e far rinascere la più importante locomotiva economica della Locride.