di Gianluca Albanese
SIDERNO – La richiesta di aumento a quaranta tonnellate giornaliere di rifiuti sidernesi da conferire nella discarica cittadina in maniera prioritaria rispetto agli altri comuni e la raccolta differenziata dell’umido organizzata per quartiere “sperimentale e autogestita” prima del primo luglio, quando entrerà in vigore quella prevista dal bando regionale. Sono due tra i principali obiettivi espressi nella prima riunione del comitato per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani che ha avuto luogo stasera.
LE PREMESSE
La sala dell’Ymca e’ piena, da fare invidia alle convention politiche. Anna Romeo apre i lavori ringraziando i presenti per la partecipazione:”Avevo da tempo questa idea – ha detto – ma ho voluto aspettare dopo le elezioni per evitare possibili strumentalizzazioni perché il nostro e’ un comitato apolitico. Non possiamo demandare tutto alle autorità e non siamo contro nessuno, ma a fianco delle istituzioni per cercare di risolvere un problema grave come quello della spazzatura”. Un ringraziamento particolare a Pietro Crino’ “Per la sensibilità dimostrata sul tema” e legge lo statuto del comitato. Introduce gli altri relatori, avvocato Vincenzo Vitale e il consulente del lavoro Luigi Errigo. Lo scopo della serata e’ eleggere un consiglio del comitato e poi chiedere un incontro urgente con Scopelliti “che non ha più – ha detto la Romeo – il parafulmine del commissariamento della materia” e ci rivolgiamo ad AssoComuni affinché faccia da tramite per incontrare insieme il presidente”. Quindi, sulla raccolta differenziata va oltre:”Non ci vuole nulla – ha esordito la Romeo – per fare delle cooperative di giovani capaci di riutilizzare i rifiuti riciclabili”.
L’ESPERTO
L’ingegnere Lorenzo Surace e’ il padre del progetto che ha portato Roccella a riuscire nel progetto di raccolta differenziata dei rifiuti. Il responsabile tecnico comunale snocciola alcuni dei risultati ottenuti, ma premette che “Non è Roccella che è più brava, ma siamo poco bravi tutti. Anche Roccella e’ in ritardo rispetto ad altre realtà come il Trentino. Le amministrazioni, coi propri tecnici, devono dare l’esempio. I tecnici devono girare l’Italia e riprodurre nel loro paese le belle realtà che si vedono altrove, in occasioni come la fiera Ecomondo. Basta – chiosa l’ingegnere – campanilismi”. Quindi, Suraci parla dell’esperienza di Roccella “Frutto – ha detto – di una precisa volontà politica, amministrativa e gestionale. Non si può partire allo sbaraglio nell’avviare una filiera come quella della differenziata; bisogna ragionare, progettare e fare scelte coraggiose, come quella che prendemmo noi partendo d’estate contro tutte le critiche preventive ricevute, con una raccolta differenziata che le famiglie fanno volentieri perché la prendono come un gioco ed ora sono i cittadini che insegnano a noi come farla”. E poi “Prima vanno attivate le filiere e fatti gli investimenti, perché all’inizio la differenziata costa ma poi quando va a regime implica risparmi e benefici”.
GLI INTERVENTI
L’altra faccia dello spontaneismo diffuso e’ la confusione che talvolta caratterizza il dibattito, spesso dettata dalla rabbia per la va è situazione. Anna Romeo butta acqua sul fuoco:”su quello che è stato ci sono delle responsabilità politiche sulle quali è meglio non soffermarsi. Meglio guardare avanti e pensare al progetto per a differenziata di cui Siderno e’ capofila”. Poi una precisazione sulle cartelle della Tarsu inviate dal Comune ai cittadini:”Sono un atto dovuto e nessun sindaco o commissario possono esimersi dal mandarle”. Nino Tarzia, grillino ante litteram, ribadisce la posposta accennata all’assemblea di AssoComuni di mercoledì scorso:”Puntiamo all’obiettivo Rifiuti Zero sulla scorta di quanto accade in comuni evoluti del Centronord. Ora serve un progetto d’emergenza prima di far partire la differenziata prevista dal bando regionale. Prima ci vuole una raccolta differenziata straordinaria con Locride Ambiente che per ora garantisce la presenza del mezzo ogni settimana nella piazza dove si fa il mercato. È un’idea che vuole coinvolgere anche i paesi limitrofi”. Il piano di Tarzia vuole essere concertato con le amministrazioni comunali. Peppe Reale ricorda i tempi in cui il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti non era terziarizzato e lo cita ad esempio da imitare. Per Sasa’ Albanese le priorità riguardano l’avvio di un impianto di lavorazione dell’umido per realizzare il compost. Poi – ha proseguito – Siderno deve smaltire per primo i rifiuti perché ospita una discarica e ha una situazione insostenibile”. Pietro Crino’ e’ l’unico sindaco presente e prima di tutto loda il modus operandi del comitato. “Finalmente – ha detto – si discute in maniera propositiva e non si lasciano solo gli amministratori. A Casignana la discarica ha portato benefit ai cittadini, come del resto accade nelle realtà evolute del Nord. Purtroppo – ha riconosciuto – la Regione non ha mai saputo proporre di meglio che discariche e l’impatto è negativo, specie se non ci sono strade che bypassano il centro dei paesi. Il problema si è aggravato ulteriormente dopo la chiusura dell’impianto di Casignana. Ora tutta la Locride e’ costretta dall’ufficio del commissario a scaricare a Siderno la cui discarica ha una capacità quotidiana di conferimento rifiuti che non va oltre le 120 tonnellate, ora ridotte dalla mancata attività a pieno regime dell’impianto di Pianopoli che riceve gli scarti delle discariche calabresi. Ora – ha proseguito – a Siderno si potrebbero aumentare i turni, pagando gli operai per il supplemento di lavoro, e, in attesa che Pianopoli lavori a regime, la Regione deve portare la spazzatura in Puglia”. Quindi prende l’impegno di chiedere un incontro urgente con Scopelliti che estenderà ai membri del comitato per lo smaltimento dei rifiuti. Pietro Origlia ricorda che della differenziata se ne parla da anni, mentre il locrese Marco Pizzinga, sulla scia di Nino Tarzia, chiede di iniziare già a raccogliere l’umido in maniera differenziata. Il commissario cittadino dell’Udc denuncia il fatto che i contenitori della carta sono da anni inutilizzati e chiede l’aumento dell’abbanco dei rifiuti nella discarica sidernese per fronteggiare l’emergenza. Angelo Errigo ricorda l’Earth hour di sabato 23 che è “Una questione d cultura, di mentalità ecologista”. Poi critica l’assemblea di AssoComuni che ha invertito l’ordine del giorno dell’assemblea di mercoledì scorso salvo poi tornare a proporre un cambio di mentalità dei singoli cittadini che troppo spesso produce troppi rifiuti. Paolo Guarnaccia ricorda che è prioritario realizzare in loco gli impianti di trasformazione dei rifiuti differenziati “perché – ha spiegato – se questi sono troppo lontani i costi del trasporto diventano eccessivi” e poi “ho stimato che per iniziare la raccolta differenziata servono 600.000 euro”. Nino Caridi ha rivolto un pensiero forte agli assenti: “Dove sono i sindaci degli altri comuni che vengono a scaricare a Siderno?”. E poi “Per fare gli assessori all’Ambiente ci vogliono competenze tecniche specifiche perché non ci si può improvvisare nel ruolo”. Domenico Codispoti propone di coinvolgere i quartieri per differenziare i rifiuti, mentre Lidia Zitara ha illustrato le caratteristiche del compost che si puo’ ottenere raccogliendo l’umido in maniera diffenziata. Anna Romeo ha concluso i lavori rinviando a una prossima riunione la designazione del consiglio del comitato, al termine della settimana entrante in cui il comitato intende tenere una serie di incontri con le istituzioni. Luigi Errigo, dal canto suo, ha invitato i cittadini a non gettare dei topicidi vicino ai rifiuti per non danneggiare anche gli altri animali.