DAL COMITATO PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEI LSU-LPU DELLA LOCRIDE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
Ennesimo viaggio della speranza dei Lpu-Lsu della Locride che insieme ai colleghi provenienti da tutta la Calabria hanno dato vita a una manifestazione davanti a Palazzo Campanella per chiedere certezze sul loro futuro e il pagamento degli stipendi arretrati.
Accanto a loro anche alcuni sindaci che per la prima volta e forse sull’onda della recente assemblea di Siderno sono venuti in prima persona a perorare la giusta causa dei LSU-LPU. La manifestazione ha avuto momenti di forte tensione sino a quando il presidente della giunta Scopelliti e quello del Consiglio Talarico hanno incontrato i sindacati ed alcuni lavoratori. La decisione è stata di approvare nel corso della riunione odierna del Consiglio regionale una norma transitoria che superi il vuoto legislativo derivante dalla sentenza della Corte Costituzionale e dia continuità ai rapporti dei lavoratori. Ma qualunque sia il risultato che si otterrà oggi non sarà quello per cui abbiamo lottato in tutti questi anni e speriamo non induca nessuno dei 5000 lavoratori a pensare “almeno non ci mandano a casa”, non dobbiamo cadere in questo becero inganno in cui la classe politica vuole condurci. Ora più che mai, dobbiamo avere la forza e il coraggio di lottare per la stabilizzazione e per ottenere ciò non basterà presidiare il Consiglio regionale ma bisognerà volgere lo sguardo anche al Governo centrale, non dobbiamo farci cogliere dalla disperazione e soprattutto non ci dobbiamo fare abbindolare da chi ci dice che più di questo non si poteva chiedere. Noi dobbiamo pretendere di più. E comunque molti sono ancora i punti oscuri di questa norma transitoria che speriamo quanto prima venga resa nota ufficialmente. Dalle prime “indiscrezioni” avute questa norma transitoria sembra essere esclusivamente un “tappabuchi” momentaneo con in più la sorpresa che dei 31 milioni di euro previsti in bilancio, 10 sono scomparsi. Solo 21 milioni di euro quindi per i LSU-LPU e pseudo-proroga solo sino a luglio. È per questo che non siamo affatto contenti e quindi la lotta deve continuare senza farsi prendere in giro da “ILLUSIONI MOMENTANEE” e da parate politiche e sindacali fatte “ad arte” per quietare gli animi. Noi VOGLIAMO e PRETENDIAMO una nuova legge regionale finalmente degna di questo nome (visto che i consulenti super pagati che dovrebbero scriverla non mancano) con relativa copertura finanziaria (i soldi ci sono, basta solo ridurre i tanti sprechi sotto gli occhi di tutti) e dopo 16 anni di precariato, dopo aver lavorato in nero per lo Stato senza nessuna forma previdenziale e senza alcuna regolarità nei pagamenti, la definitiva stabilizzazione lavorativa, a costo di spostarci tutti quanti in massa sotto i palazzi della politica romana.
Per tutti i LSU e LPU della Calabria
CINZIA MUSITANO (Comune di Ardore)
ANTONIO TRIFOLI (Comune di Riace)