di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – La sala del centro “E. Gennaro” era piena di cittadini desiderosi di tornare a un paese amministrato da propri rappresentanti democraticamente eletti.
E’ questo è decisamente un buon segnale, dopo il lungo periodo di commissariamento delle istituzioni locali che ancora dura dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, conseguente al lavoro semestrale della commissione d’accesso agli atti, al di là delle condanne in primo grado per alcuni ex amministratori nel processo denominato “Circolo formato”.
E’ stata un successo la prima riunione congiunta del Comitato per la vivibilità di Marina di Gioiosa Ionica e del Comitato Giovanile O’Strakon, che ha avuto luogo nel tardo pomeriggio di ieri. I rappresentanti dei due soggetti civici hanno concepito l’incontro odierno come la prima tappa di un percorso preceduto da un dialogo costante tra i due comitati che, come evidenziato e richiesto a gran voce dalla platea, potrebbe preludere alla composizione di una o più liste tali da concorrere alle prossime elezioni comunali che potrebbero avere luogo anche a metà novembre.
Proprio così, il decreto che indice le consultazioni amministrative potrebbe arrivare già nella prima decade di ottobre, e allora bisogna muoversi per tempo, accentuando una presenza attiva dei comitati civici in un contesto cittadino nel quale i partiti politici non hanno ancora esternato le proprie intenzioni riguardo la prossima competizione elettorale. Ovviamente, è prematuro parlare di candidature e l’assemblea odierna è stata incentrata principalmente su un’analisi storica della vita amministrativa di questo comune relativamente giovane, non tralasciando le recenti vicissitudini amministrative.
Quel che appare certo, piuttosto, è la voglia di normalità, di un’amministrazione democraticamente eletta che sappia valorizzare il paese non solo dal punto di vista urbanistico ma anche e soprattutto sociale e culturale. La stessa composizione eterogenea (dal punto di vista ideologico) dei due comitati, viene vissuta come una risorsa, come un pluralismo che arricchisce la dialettica piuttosto che come una potenziale occasione di conflittualità interne. Si vuole partire dal basso, insomma, per ricostruire una presenza democratica che in quella che nel passato recente veniva definita come “La città del sorriso”, serve come il pane.
Anche la platea, del resto, si è rivelata assai eterogenea. C’erano, infatti, alcuni sostenitori delle passate amministrazioni, gli esponenti del movimento 5Stelle Aldo Albanese e Pasquale Mesiti, e la dirigente regionale dei giovani del Pd Cristina Commisso. Semplici spettatori, s’intende, ma con un occhio molto interessato a queste realtà civiche emergenti.
L’assemblea si è aggiornata a dopodomani, mercoledì 25 settembre alle 20, quando nei locali della canonica avrà luogo una riunione organizzativa per definire gli assetti in vista del prosieguo di un percorso che si preannuncia fin da ora assai interessante.