R. & P.
ROCCELLQ IONICA – Non accennano a fermarsi gli sbarchi di migranti nel porto delle Grazie di Roccella Jonica, domenica 22 agosto sono stati soccorsi in mare 50 profughi di varie nazionalità, tra i quali diverse donne e bambini, anche di tenera età: negli ultimi cinque giorni sono sbarcate circa 500 persone per un totale di quattro sbarchi. Solo nel 2022 si contano 42 sbarchi nella locride di cui 35 nel porto di
Roccella, è chiaro che si tratta quindi di un fenomeno che procede inesorabilmente senza conoscere sosta.
Il Siulp, che si ricorda essere il primo sindacato rappresentativo della Polizia di Stato, ha sempre seguito questo fenomeno con molta attenzione, con particolare
riguardo alle ricadute che lo stesso ha avuto ed ha sulle condizioni lavorative degli operatori della Polizia di Stato.
E solo grazie alle proposte del Siulp, che il centro di prima accoglienza allestito all’interno del porto, si presenta oggi decisamente migliorato rispetto a qualche tempo fa prevedendo dei moduli abitativi climatizzati e dotati di una parte degli strumenti necessari per consentire al personale della Polizia Scientifica e dell’Ufficio Immigrazione di svolgere la loro preziosa attività.
E di questi importanti risultati non possiamo esimerci di dare atto della grande disponibilità e sensibilità dell’Amministrazione della P. di S..
Tuttavia permangono ancora delle evidenti criticità, con riferimento alle postazioni dedicate alla vigilanza dei migranti, delicato incarico affidato agli operatori delle Forze dell’Ordine, che sono attualmente costretti ad una costante esposizione alle elevatissime temperature estive, potendo contare solo sul conforto di alcuni gazebo che, se da una parte costringe gli operatori ad inseguire l’ombra del sole tentando di operare una fortunosa sincronia con la rotazione terrestre,
dall’altro contribuisce ad amplificare la percezione del caldo, già di per se insopportabile, a causa del materiale sintetico che ne costituisce la struttura.
Si segnala inoltre la totale assenza di punti di ristoro che prevedano la distribuzione di bottigliette d’acqua e di generi di conforto per gli operatori in servizio, costretti tra l’altro a sopportare i cattivi odori provenienti dagli scarichi del servizi igienici degli ospiti evidentemente malfunzionanti, dei a quanto pare nessuno si preoccupa della necessaria manutenzione.
Così come occorre evidenziare che le prime operazioni di sbarco vengono effettuate nel piazzale del porto che è attualmente privo di qualsivoglia punto di ristoro per i migranti che pertanto vengono esposti alle altissime temperature estive per lunghi periodi, per essere successivamente alloggiati presso delle tensostrutture
prive di impianti di climatizzazione e pertanto invivibili.
Il 2022 viene definito come l’anno caratterizzato da un forte innalzamento delle temperature e purtroppo le percentuali di decessi causati dal caldo sono aumentate in maniera esponenziale, per tale motivo reputiamo che fornire agli
operatori tre moduli abitativi, climatizzati e magari adeguarli con delle vetrate anteriori, da posizionale ai tre lati della struttura potrebbe mettere gli operatori al riparo di inutili rischi e da ricadute sulla loro salute.
Tale proposta è stata già formulata, da tempo, all’Amministrazione, tuttavia non si comprende la ragione delle evidenti lungaggini in essere; abbiamo sempre
evidenziato la necessità da parte di tutti enti interessati al fenomeno degli sbarchi di fare squadra, procedendo nella direzione di accogliere dignitosamente la gente meno fortunata che approda, con mezzi di fortuna, nelle nostre coste confidando in un futuro migliore per le loro famiglie e nel contempo di mettere nelle condizioni migliori possibili chi accoglie e lo fa per servizio istituzionale.
Il Siulp ringrazia tutti gli operatori che quotidianamente sono dedicati ai servizi connessi agli sbarchi, impiegati ad ogni ora del giorno e della notte, con orari di servizio spesso di gran lunga superiori a quelli previsti dai turni regolari, che si sottopongono ad importanti sacrifici e che lo fanno non solo con grande professionalità, ma con quell’umanità e generosità che trasforma inevitabilmente una semplice prestazione lavorativa in un’occasione di vicinanza e solidarietà a persone meno fortunate.
Si lancia pertanto un appello alle istituzioni, al fine di risolvere tale criticità al fine di dotare gli operatori delle migliori strutture possibili, ribadendo che non sarà tralasciata nessuna iniziativa che possa essere utile alla causa.