di Gianluca Albanese (foto e video di Enzo Lacopo)
MARINA DI GIOIOSA IONICA – “Abbiamo chiesto alla commissione d’accesso agli atti di fare presto, il più presto possibile, perché abbiamo fiducia e consegneremo ai commissari le chiavi di tutti gli uffici comunali, dalla stanza del sindaco fino a quella del custode cimiteriale. Chi vi parla non ha mai sporcato il tricolore della fascia che ha sempre indossato e che non indosserà più fino alla conclusione dell’attività d’indagine.”
E’ uno dei momenti di maggiore pathos della conferenza stampa convocata dall’amministrazione comunale dopo 48 ore dall’arrivo della commissione d’accesso agli atti inviata dal Prefetto di Reggio Calabria.
Parla solo il sindaco Domenico Vestito. Lui, gli assessori, i consiglieri e la presidente del civico consesso avrebbero potuto affidare i loro pensieri a un più comodo comunicato stampa o, peggio, a un videomessaggio su un social network. Hanno preferito guardare negli occhi i propri concittadini che, abbastanza numerosi, hanno assistito alla conferenza stampa.
Le parole del sindaco sono pesate, calibrate, centellinate. Il suo vice Maria Elena Loschiavo non riesce a trattenere l’emozione, mentre Sergio Salomone prova a fare forza agli altri, specie ai ragazzi Giuseppe Coluccio, Francesco Lupis e Loredana Femia che a sorridere non ci riescono proprio.
Non se l’aspettavano questa “visita”; men che meno quell’ormai lontano pomeriggio del novembre 2013 quando con una maggioranza schiacciante vinsero le elezioni e riportarono le istituzioni democraticamente elette nella casa comunale, dopo la lunga e difficile stagione dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose e le grandi operazioni condotte dalla Dda che non risparmiarono nemmeno ex amministratori e politici.
Vestito non ci sta, e ribadisce, in premessa che “Tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi ci pone in una direzione contraria a quanto ci viene contestato, peraltro in maniera generica. Abbiamo scelto un segretario comunale come Tresoldi, noto per il suo rigore, siamo andati al Viminale per sbloccare l’iter di assegnazione all’Arma dei Carabinieri di un bene confiscato alla ‘ndrangheta per farci la nuova caserma, abbiamo sottoscritto, sempre con l’Arma, un protocollo d’intesa per l’utilizzo di altri beni confiscati a beneficio degli stessi Carabinieri, revocato il bando per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, precedentemente assegnato all’Ased di Melito, abbiamo combattuto l’evasione dei tributi comunali senza guardare in faccia nessuno, e senza badare a minacce e pressioni, abbiamo intensificato i controlli edilizi, non risparmiando gli intoccabili, idem per l’occupazione degli spazi pubblici, la difesa delle interdittive antimafia davanti a Tar e Consiglio di Stato, relative alle concessioni degli spazi demaniali, abbiamo adottato i provvedimenti disciplinari del caso ad alcuni dipendenti comunali e ci siamo costituiti come Ente parte civile in tutti i processi di ‘ndrangheta”.
Il sindaco ha aggiunto che “Abbiamo già consegnato gli atti protocollati dal 22 novembre 2013 a lunedì scorso, idem per il protocollo del sindaco, i mandati di pagamento, le delibere e le determine. Siamo certi che tutto sarà chiarito per il meglio, anche se ci resta un senso profondo di disagio e di vergogna, tanto che ho già rassegnato le dimissioni dal comitato esecutivo di AssoComuni Locride e dalla vicepresidenza di Avviso Pubblico. Chiediamo però ai cittadini di continuare ad avere fiducia per noi, perché non abbiamo mai tradito il giuramento sulla Costituzione”.
Vestito ha ringraziato i cittadini presenti, le Forze dell’Ordine e, nel dirsi “Certo che supereremo questa prova con la schiena dritta e a testa alta”, ha citato uno per uno gli assessori, la presidente, i consiglieri tutti “Anche quelli di opposizione, con i quali ci sono spesso scontri dialettici aspri ma corretti, come è giusto che sia in democrazia” ed ha ritenuto “Urgente un cambio di rotta teso alla rimodulazione della normativa che serve per individuare forme di infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione”.
Cosa cambierà. ora, nell’azione amministrativa di Marina di Gioiosa?
“Noi andremo avanti come sempre – ha detto Vestito – solo che dovremo fermarci nel compiere gli atti di rilevanza straordinaria, come il Piano Strutturale Comunale e il Piano Spiaggia, che erano a buon punto, e, almeno per ora, dovremo rinunciare a qualche opportunità di sviluppo economico come la partnership con alcune cooperative del Trentino, per il commercio del nostro olio”.
Dopo mezzora dall’inizio, la conferenza stampa si conclude con un timido applauso e il sindaco che, nel congedarsi, cita Papa Francesco: “Buon pranzo”.
IL VIDEO COMPLETO DELLA CONFERENZA STAMPA, RIPRESO E MONTATO DA ENZO LACOPO