R. & P.
l massmediologo Klaus Davi ha presentato ieri mattina un esposto al Ministero degli Interni, redatto dagli avvocati Oreste e Achille Morcavallo e sottoscritto dallo stesso Davi, con la finalità di annullare le elezioni amministrative di Reggio Calabria svoltesi il 20 e 21 settembre scorsi e con conseguente scioglimento del Consiglio Comunale della città dello Stretto. Nell’esposto, inoltrato da Davi insieme a Nico Pangallo, candidato più votato della lista “Klaus Davi per Reggio”, al Ministero degli Interni e alla Prefettura di Reggio Calabria, si fa riferimento alle presunte irregolarità denunciate già all’indomani del voto ed emerse, seppur in maniera accusatoria, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Reggio, che ha portato agli arresti domiciliari del consigliere comunale del Pd Antonino Castorina. Tra le irregolarità riscontrate si riportano, a solo titolo esemplificativo e non esaustivo: la mancanza del riepilogo finale dei voti e dei voti di lista in un verbale di sezione che si limita a registrare solo le preferenze espresse in favore del candidato sindaco; in altra sezione il relativo verbale riporta al contrario solo i voti di lista e non le preferenze, ancora non verificate, in quanto nella medesima sezione lo scrutinio è stato sospeso per incongruenze e mai più completato; in altra sezione il registro non è compilato in alcuna sua parte, mentre è presente un secondo registro compilato a matita, con correzione dei voti riportati dall’esponente candidato Sindaco da n. 49 a n. 29 e totale delle schede scrutinate pari a n. 424, con 33 schede nulle e 3 schede bianche. Tuttavia, nella medesima sezione risultano attribuiti n. 425 voti ai candidati sindaci e 546 alle liste. Solo a seguito della verifica della Commissione i voti attribuiti ai candidati Sindaco ed alle liste risultano in totale n. 424 e quindi pari al numero dei votanti della sezione, mentre non vengono verbalizzate schede bianche o nulle. In molti altri verbali vengono citati voti nulli alle liste, con percentuali elevatissime, di cui 117 voti relativi alla lista degli esponenti, senza alcuna motivazione; tra questi si cita una scheda elettorale dichiarata nulla perché il candidato ivi indicato come Mariotti non sarebbe stato presente nella Lista. Infine, molti verbali riportano banali errori di calcolo con riferimento alla sommatoria dei voti e addirittura numero di voti superiore al numero dei votanti.