di Francesca Cusumano
LOCRI- A pochi giorni dalla partecipazione alla XVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico 2013, tenutasi a Paestum, il viceprefetto Francesca Crea ha incontrato questo pomeriggio a Palazzo di Città, l’assessore alla Cultura Anna Rosa Sofia, i sindaci e i commissari dei Comuni di Bova Marina, Brancaleone, Casignana, Portigliola, Locri, Gerace, Marina di Gioiosa Jonica, Gioiosa Jonica, Monasterace e Stilo, sottoscrittori il 23 maggio scorso, come si ricorderà, dell’”Accordo di Collaborazione” finalizzato all’individuazione di azioni atte a valorizzare e promuovere il patrimonio archeologico di siti pre-ellenici, greci, romani, bizantini, normanni ed ebraici, attraverso la creazione del marchio “Comuni Archeologici di Qualità”.
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Promotrice dell’ambizioso progetto la stessa Crea che, affiancata dall’architetto Pasquale Giurleo, (uno degli appartenenti del Comitato Scientifico, costituto dal prefetto Piscitelli, composto tra gli altri, da studiosi ed esperti), dal direttore generale dell’Assessorato regionale al Turismo , Pasquale Anastasi, dal sindaco del Comune di Portigliola, Rocco Luglio, lo ha presentato ufficialmente, un evento di un certo calibro per rendere noti agli operatori, le peculiarità e le bellezze dei beni culturali dei siti archeologici dei 10 Comuni sopracitati.
La realizzazione del progetto ha comportato il raggiungimento di ben tre obiettivi prefissati dalla Crea in accordo con i Comuni associati: per l’istituzione del marchio, l’ideazione di un logo simbolico, la cui scelta è ricaduta sulla dea Persephone, iconografia classica del periodo magno greco in Calabria, i cui colori scelti non potevano che essere quelli usati in antichità nelle pitture vasarie, ovvero le due tonalità di rosso/arancio; l’attivazione del sito www.archeocomunidiqualità.it (connesso agli altri siti dei musei e parchi archeologici nazionali e internazionali) e un depliant illustrativo denominato “Gran tour tra i pre-ellenici, i Greci, i Romani, i Bizantini, gli Ebrei e i discendenti grecanici”, delle risorse territoriali che caratterizzano i 10 Enti coinvolti, il cui incarico della creazione di tutto, è stata affidata allo studio di Graphic e Web designer di Locri Sans Serif.
<<Quella di Paestum- ha premesso la Crea- è stata un’esperienza interessante, è la prima volta che questa manifestazione si è interessata dell’area archeologica. Diverse, sono state le realtà dell’area del Mediterraneo che vi hanno aderito quali, ad esempio, il Marocco, la Libia, Israele, ed Egitto. Il progetto, ha suscitato un grande interesse proprio perchè nasce dalla volontà di promuovere il patrimonio archeologico della Locride non più attraverso singoli Comuni ma con un sistema innovativo, efficace ed in modo sinergico>>.
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Durante l’incontro, è stato anche descritto il depliant (la cui pubblicazione è stata finanziata mediante contributo della Regione Calabria) nel quale la giornalista e scrittrice Adele Cambria ha provveduto a fornire una presentazione del Tour invitando i turisti a visitare “i siti archeologici, dei musei, delle chiese, dei palazzi dei centri storici, inseriti nel paesaggio calabrese della “Bovesia e della Locride”; a questo si è aggiunta una descrizione sintetica dei beni culturali dei siti archeologici dei 10 Comuni associati.
Il territorio di Bova Marina vanta un patrimonio archeologico che affonda le proprie radici nella preistoria e tra i beni rientrano il Parco Archeoderi con Sinagoga del IV secolo d.C (seconda per antichità in Occidente, dopo quella di Ostia Antica); Brancaleone, con gli insediamenti rupestri e le grotte dei monaci orientali; Casignana, che ospita una pluralità di siti di interesse culturale e paesaggistico: tra questi, prevale il Parco Archeologico della Villa Romana di Contrada Palizzi; Gerace, “Città dello Sparviero”, con le sue Grotte, la Cattedrale e le altre chiese; Gioiosa Jonica, con la Villa romana del Naniglio; Marina di Gioiosa Jonica, con il suo Teatro Romano; Locri, con il Parco di Locri Epizephiri e il Museo Nazionale con i Dioscuri e la collezione privata vincolata Scaglione; Monasterace, con il Parco Archeologico di Kaulon, i mosaici e il complesso termale; Portigliola, con le Quote San Francesco, Castellace e il Teatro Greco; Stilo, con la Cattolica, il Monastero e le chiese.
Inoltre, i testi dei depliant, sono stati redatti in lingua inglese, dagli studenti del Liceo Scientifico A. Volta di Reggio Calabria.
Nel sito, ogni Comune coinvolto, potrà inseririvi foto, video ed itinerari; al contempo, è stata anche predisposta una rassegna stampa di articoli riguardanti i beni archeologici, il turismo e l’enogastronomia del territorio.
Con tale itinerario, come illustrato dalla viceprefetto, si intende proporlo a qualificati tour operators, promuovendo l’enogastronomia del territorio con le sue eccellenze per prodotti biologici Doc e presidi Slow Food, come: oli, salumi, formaggi, dolci, vini tipici quali il Greco e il Mantonico di Bianco ed il bergamotto.
A tal proposito, il consorzio Jonica Holidays, l’Antichi Sentieri Tour Operator e la Diano Viaggi, hanno predisposto un proprio tour di sette giorni per visitare i dieci Comuni <<L’offerta che proponiamo- ha spiegato Mario Diano- coordinatore del consorzio- nasce da un desiderio di far conoscere la realtà della nostra bella e travagliata e poco conosciuta terra. I diversi popoli che in tremila anni di storia si sono alternati, hanno lasciato delle tracce e testimonianze che oggi troviamo nei siti archeologici spesso a ridosso di splendide spiagge nei diversi itinerari culturali, negli antichi borghi del nostro entroterra. Il percorso proposto ai nostri ospiti dà la possibilità di avere contatti con la gente del posto e di gustare il sapore delle cose semplici come il pane, l’olio, il vino, formaggio e altri prodotti alla base della dieta mediterranea ed anche presidi Slow Food>>.
Dunque, per la Crea, ogni Comune dovrà dare il proprio contributo, mettendoci del proprio, incrementando nella Locride e in Calabria un turismo che sia di qualità e culturale, così da innescare un’inversione di tendenza e avviare una ripresa economica del territorio.