di Emanuela Alvaro
LOCRI – Una conferenza stampa per evidenziare le perplessità relative agli effetti che produrrà l’imminente apertura al traffico dei lotti 6, 7 e 8 della nuova strada statale 106, ma non solo.
{loadposition articolointerno, rounded}
Il gruppo consiliare d’opposizione “Impegno e trasparenza – Pd” ha chiarito quali i problemi che deriveranno dall’apertura di questa strada, non negando, comunque, la soddisfazione unanime per la sua realizzazione.
I consiglieri Antonio Cavo, Pino Mammoliti, Maria Antonietta Gozzi, Maria Davolos e Nadia Cautela hanno esposto le proprie perplessità in una lettera inoltrata questa mattina al sindaco di Locri, ai presidenti di Regione e Provincia e ai Compartimenti per la Calabria di Catanzaro e la sezione staccata di Reggio Calabria dell’Anas, nella quale emerge chiaro come tutto il traffico confluirà in città creando non pochi problemi alla viabilità.
«La brusca interruzione che avverrà proprio nel territorio di Locri che impedisce la prosecuzione dei lavori fino ad Ardore, unita alla soluzione scelta per il collegamento dell’arteria con Locri – ha spiegato Cavo – determinerà per la viabilità problemi non sostenibili nonostante gli interventi per decongestionare il traffico che si dovranno realizzare tra lo svincolo della nuova 106 e il collegamento con la vecchia statale».
Per i consiglieri i problemi deriveranno anche dalla soluzione scelta, l’assenza di un’adeguata arteria di collegamento tra lo svincolo realizzato in contrada Canneti e le strade cittadine renderà difficoltoso il traffico all’interno di Locri, ma anche per chi da Moschetta, come dai paesi limitrofi lato sud vorrà raggiungere il centro di Locri.
Per i consiglieri l’unica soluzione sarebbe la valutazione della possibilità di progettare una bretella di collegamento rettilinea tra l’arteria che sta per essere inaugurata e l’originaria strada statale 106, da realizzarsi lungo la fiumara Gerace, meglio lungo l’argine sud.
Un problema da risolvere al quale se ne aggiungono altri, tra i quali discutere, preferibilmente in consiglio comunale, delle poste del bilancio di previsione, per le quali già erano stati segnalati dei problemi.
Il fondo perequativo inferiore rispetto al previsto e in relazione all’Imu, come evidenziato dal responsabile del settore di riferimento dell’Ente “occorre ridurre lo stanziamento che rende impossibile mantenere lo schema di bilancio”.
E ancora la questione relativa alle Terme, «se in alcuni paesi la democrazia è commissariata, a Locri è sospesa – afferma Mammoliti – noi cerchiamo di alleggerire questa cappa di tensione che si registra per ciò che sta avvenendo nel consiglio di amministrazione delle Terme, con le dimissioni di Antonella Pelle ancor prima che si procedesse con il rilancio delle stesse e poi con la nomina da parte del sindaco, di Zadotti proprietario dell’immobile dove è ubicato il call center, che nei confronti del Comune di Locri non è un semplice debitore».
Zadotti è stato tirato in ballo in alcune denuncie su possibili inadempienze nei confronti del Comune di Locri, ancore da chiarire.
La conferenza si è conclusa con Maria Antonietta Gozzi e Maria Davolos le quali hanno confermato la loro adesione al Comitato pro Renzi, e Nadia Cautela che ha stigmatizzato a nome di tutti i presenti l’incomprensibile situazione per la quale ancora non sia stata istituita la commissione Sanità, nonostante tutto.