di Emanuela Alvaro
GIOIOSA IONICA – Con la De.Co, la denominazione comunale, dopo il Caciocavallo e il Boccularo di Ciminà, altri prodotti della nostra zona potranno ottenere una tutela maggiore rispetto a prima. Un percorso intrapreso dall’amministrazione comunale di Gioiosa Ionica che ha portato nell’ultimo consiglio comunale all’approvazione del regolamento De.Co per dei dolci che, già solo dal nome, identificano la cittadina.
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Oltre ovviamente al pezzo duro, rientrano nel disciplinare De.Co anche la pasta gioiosana, i torroncini chiamati in paese degli “Ziti”, la pasta reale aromatizzata con i chiodi di garofano, l’amaretto e il cinesino.
La De.Co è in sostanza un marchio di garanzia nato da una legge del 1990 che da la possibilità ai Comuni di valorizzare prodotti tradizionali, dando agli stessi maggiori possibilità di farsi conoscere oltre i confini strettamente locali.
«Attraverso il riconoscimento della De.Co – ha spiegato, nel corso dell’evento Dolcemente Gioiosa, dove è stato possibile insieme al Greco di Bianco, assaporare i dolci protagonisti, l’assessore Lidia Ritorto – il Comune vuole con forza proteggere i dolci tradizionali, in considerazione del fatto che altri si stanno muovendo nella stessa direzione. Questi dolci sono parte integrante della nostra storia, abbiamo il dovere di tutelarli! Riconoscere una De.Co vuol dire creare una grande risorsa in termini economici, culturali e turistici, andando a rafforzare l’immagine stessa del Comune di Gioiosa Ionica».
L’assessore Ritorto ha raccontato di essere stata in una delle pasticcerie storiche di Gioiosa Ionica dove si continuano a produrre i dolci della tradizione e, insieme ad una ricercatrice dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e il supporto della Provincia di Reggio Calabria, è stato possibile stilare il disciplinare tipo per la De.Co. Un passo importante per promuovere in questo caso i dolci gioiosani, ripartendo dagli stessi per rilanciare il territorio.
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