R. & P. nota Assobalneari Calabria
CALABRIA -《Siamo decisamente contrari alle aste, fatte per spostare le concessioni balneari dalle fatiche di tante famiglie agli interessi delle multinazionali》, afferma il presidente di Assobalneari Calabria.
La Giunta della Regione Calabria, durante la riunione tenutasi martedi 28 maggio, ha approvato un’importante delibera sulle concessioni balneari. A seguito della decisione presa dalla Giunta i Comuni calabresi potranno procedere all’applicazione diretta della normativa nazionale sulle proroghe delle concessioni balneari.
Come evidenziato dal Governatore Roberto Occhiuto, la Calabria è abbracciata dal mare a est, a ovest e a sud, ed ha quasi 800 chilometri di coste. Dai dati aggiornati a dicembre 2023 emerge che solo il 13% delle spiagge calabresi è dato in concessione dai Comuni e almeno l’87% delle spiagge è dunque al momento libero.
Giuseppe Nucera, presidente Assobalneari Calabria di Federturismo Confindustria, accoglie con soddisfazione la presa di posizione del presidente della Regione Calabria. 《La nostra associazione commenta positivamente l’intervento del Governatore Occhiuto, il quale ha rilevato una questione seria e importante, relativa all’abbondante disponibilità della risorsa spiaggia in Calabria. L’atto di giunta, che accogliamo favorevolmente, è in linea con quanto deliberato in precedenza dal Consiglio regionale. Noi come Assolbalneari Calabria, anche a livello nazionale, siamo decisamente contrari alle aste, fatte per spostare le concessioni balneari dalle fatiche e sudore di tante famiglie agli interessi delle multinazionali. Il caso di Jesolo è emblematico, con la multinazionale Geox – che non ha certo il proprio core business nel settore balneare – che si è aggiudicata la concessione. La disparità è evidente, non si può competere alla pari. La presa di posizione di Occhiuto, in qualità oltre che di Governatore anche di importante dirigente nazionale di Forza Italia, è un’azione che può favore l’intervento del Governo. E’ fondamentale -evidenzia Nucera- che sia stabilita la prevalenza delle leggi nazionali a discapito di organi quali il Consiglio Stato che troppo spesso fanno gli interessi delle lobby e non quelli collettivi. C’è spazio in abbondanza lungo i nostri 800 chilometri di costa calabrese per chiunque desideri investire e aprire nuovi stabilimenti balneari. È mortificante – afferma Nucera – vedere la volontà di distruggere realtà costruite dal nulla da imprenditori coraggiosi che hanno creato imprese e occupazione. Gli stabilimenti balneari sono ostaggio di interessi e mettono seriamente a rischio l’occupazione di un settore trainante del turismo. Le massime istituzioni regionali sono a fianco degli imprenditori balneari e cio’ ci stimola ancor di più a proseguire nella nostra battaglia contro le multinazionali che vogliono impadronirsi delle nostre aziende, spesso a carattere familiare》, ha concluso il presidente di Assobalneari Calabria.