Una procedura piuttosto complessa in virtù dell’elevato numero di candidati da esaminare che, per Napoli e dintorni, arriva a toccare l’esorbitante circa di 50.000 unità; al proposito l’informativa dell’Ufficio Scolastico regionale all’uopo reca come “sulle commissioni d’esame per il concorso TER, il direttore ha sottolineato i tempi stretti per l’espletamento dei concorsi e il tentativo di terminare le procedure concorsuali entro il 31 luglio 2024, dando la precedenza alle classi di concorso con il maggior numero di posti messi a bando. Ciò, al fine di realizzare il maggior numero di immissioni in ruolo per l’A.S. 24/25”.
di Antonio Baldari
Un lavoro immane, ai limiti dell’ottimismo meno esasperato. È quello che attende la regione Campania tra quelle che sono state individuate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito in relazione alle cosiddette “Aggregazioni territoriali” aventi riguardo al primo dei due concorsi scuola previsti per l’anno in corso, 2024, ed in piena fase di svolgimento: dopo la prova scritta di circa un mese fa si procede con la prova orale e, semmai, pratica per le classi di concorso che la prevedono.
Un lavoro immane e conseguentemente oltremodo complesso per il numero elevato di candidati da esaminare che, per Napoli e dintorni, arriva a toccare l’esorbitante circa di 50.000 unità; al proposito l’informativa dell’Ufficio Scolastico regionale, che è stata nei giorni scorsi trasmessa alle organizzazioni sindacali, all’uopo reca come “Sulle commissioni d’esame per il concorso TER, il direttore Acerra ha sottolineato i tempi stretti per l’espletamento dei concorsi e il tentativo, da parte dell’USR, di terminare le procedure concorsuali entro il 31 luglio 2024, dando la precedenza alle classi di concorso con il maggior numero di posti messi a bando. Ciò, al fine di realizzare il maggior numero di immissioni in ruolo per l’A.S. 24/25”.
Da cui ne discende che laddove i posti messi a bando, per tutte le classi di concorso previste dalla procedura concorsuale, fossero in numero minore si dovrà attendere con tutte le conseguenze del caso, per come del resto ha fatto intendere il direttore dell’Ufficio scolastico regionale campano, Acerra, in primis circa l’immissione in ruolo per il prossimo anno scolastico che, per chi la attende da svariati anni, saprebbe tanto di beffa in presenza dell’eventuale superamento della suddetta prova.
Ad ogni buon conto, è bene sapere che ogni Commissione procede in maniera autonoma e che, una volta costituita dall’USR la commissione per la specifica classe di concorso, ha una storia a sè, decidendo in maniera autonoma quando riunirsi – essendo già difficile conciliare gli impegni scolastici con l’assolvimento di questo importante compito – il calendario delle prove orali, i tempi utili per la conclusione del concorso.
Va altresì specificato che, in numerosi casi, anche a fronte delle aggregazioni delle classi di concorso in un’unica regione, come ad esempio nel caso della classe di concorso AB25 che vede coinvolta anche la Calabria, sono necessarie più sottocommissioni, avendo al momento il record proprio in Campania con dieci sottocommissioni per la CdC A022, e la procedura si svolge solo per la Campania, senza aggregazioni! Naturalmente, il primo obiettivo è quello dell’estate e, come poc’anzi sottolineato dall’Usr Campania, del 31 luglio 2024; tuttavia va rimarcato che, nei documenti in cui il Ministero parla delle 70mila immissioni in ruolo derivanti dal nuovo percorso di reclutamento, la data ultima per la prima tranche di assunzioni (20.000) è dicembre 2024, per cui proviamo ad ipotizzare una diversa scansione delle immissioni in ruolo per il personale docente nell’anno scolastico 2024/25 per consentire di raggiungere il target.