L’UNC AVVIERA’ UNA CLASS ACTION PER CHIEDERE’ LA REVISIONE DEI CONTRATTI E LA RIDUZIONE DELLE TARIFFE
R. & P.
REGGIO CALABRIA – A proposito della crisi idrica che sta attanagliando la città, il rimedio della riduzione della portata stessa, è una decisione vergognosa e del tutto illegittima, per cui avvieremo un’azione collettiva per chiedere al Comune la revisione dei contratti del servizio idrico e la conseguente riduzione delle tariffe, per tutti coloro che subiranno disagi nell’erogazione regolare e continua del prezioso liquido.
Ad affermarlo è l’Avvocato Saverio Cuoco, responsabile dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, il quale più volte in passato è intervenuto sulla questione idrica, anche con esposti alla Procura della Repubblica. 《Non si può trattare un bene primario come l’acqua, alla stregua di un qualsiasi altro bene, l’acqua, invero, rappresenta il bene pubblico di primaria necessità e la privazione della stessa, produce una innegabile lesione della dignità dei cittadini, non è possibile quindi che i serbatoi vengano chiusi la sera per garantire l’acqua al mattino successivo》.
La riduzione idrica sta creando disagi alle famiglie, ai cittadini più deboli, alle imprese, per l’effetto di tale criticità, infatti, i cittadini sprovvisti di una cisterna idrica, e dunque in sostanza le fasce più deboli della popolazione, non possono svolgere neppure le necessarie attività del quotidiano, quali igiene personale, cucinare, e neppure utilizzare i servizi igienici in condizioni dignitose, viceversa quelle provviste di autoclave e cisterna, sono costretti a sostenere i relativi oneri in termini di energia elettrica necessaria all’utilizzo degli impianti. Sembrava un capitolo chiuso, come era stato annunciato trionfalmente in passato, con l’arrivo dell’acqua dalla diga del Menta, ma i nostri dubbi erano fondati, allorchè nel 2018, l’Unione Nazionale Consumatori Calabria, assistita legalmente dall’Avv. Diego Giurato, fu costretta a presentare un esposto alla Procura della Repubblica. La copiosa relazione dei consulenti tecnici nominati dalla Procura stessa, rilevò che la dotazione idrica pari a 662 litri per abitante al giorno è superiore di circa due volte quella che competerebbe ad un comune con densità di abitanti quale Reggio Calabria pari a 340 litri per abitante al giorno, per cui una delle cause predisponenti della cronica mancanza d’acqua è imputabile alla fatiscente rete idrica che disperde circa il 70% della quantità d’acqua immessa in rete.Dal 2018 ad oggi, cosa è stato fatto in termini di lavori su detta rete fatiscente per ovviare ai continui disagi delle famiglie reggine.
Non si cerchi di ingenerare confusione, confondendo la siccità con la scarsità d’acqua, la siccità è un fenomeno naturale e meteorologico che comporta un decremento dell’acqua disponibile, in un particolare periodo e per una particolare zona, e si presenta, quindi, come un fenomeno sporadico che può colpire anche aree non aride, la scarsità è un fenomeno umano e come tale deve essere gestito e risolto. Ricordiamo inoltre che i cittadini, hanno stipulato con il Comune un regolare contratto di somministrazione d’acqua, che prevede anche la regolarità e la continuità del servizio idrico, in caso di disservizi, avranno diritto alla riduzione del canone e al risarcimento del danno, rammentando che la bolletta dell’acqua non è una tassa, ma un canone per un servizio, per cui, se il servizio non viene adempiuto correttamente, il Comune è responsabile per inadempimento contrattuale.Inoltre la Suprema Corte di Cassazione ha statuito più volte che: 《con riguardo a pubblico servizio di distribuzione di acqua potabile, l’affidamento da parte del comune del detto servizio ad un concessionario, comporta per quest’ultimo, l’obbligo di mantenere in buono stato le condutture dell’impianto di distribuzione all’uopo predisposto》, in sostanza, la rottura di una conduttura, a meno che non dovuta al verificarsi di una calamità naturale, non può ritenersi come evento straordinario e imprevedibile, tale da escludere ogni tipo di responsabilità della Società per i danni e i disagi arrecati agli utenti.
E’ per tali motivi, che, stante il perdurare di tali disagi, l’Unione Nazionale Consumatori Calabria, sta predisponendo un’azione collettiva con cui chiederà la revisione dei contratti del servizio idrico, con conseguente riduzione delle tariffe, non essendoci più le condizioni in cui fu stipulato il contratto originario di somministrazione d’acqua, venendo invece ai giorni d’oggi erogata solo in determinati orari.