DAL CONSIGLIERE DEL CONSORZIO DI BONIFICA Alto Jonio Reggino GIUSEPPE ARONE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
La situazione alla quale è stata portata la zona del Condojanni, che attiene la gestione dell’acqua, è gravissima. E a rimetterci sono soprattutto gli agricoltori, che si vedono impossibilitati a proseguire le colture, ed i braccianti che in quei terreni operano.
Il mondo agricolo è in una situazione di forte malessere, al limite di un possibile coinvolgimento dell’ordine pubblico, originato da un lato dalla perdurante siccità e dall’altro dalle procedure dilettantistiche portate avanti dalla classe dirigente del consorzio di bonifica Alto Ionio Reggino. La situazione si ripete ormai, puntualmente, ogni anno, con l’arrivo dell’estate, a causa di una grave carenza di organizzazione del personale all’interno del Consorzio. La mancanza di volontà e capacità politica, unitamente alle difficoltà operative e strutturali, ha ormai assunto i caratteri di una deriva incontrollabile. La stessa cosa è stata fortemente denunciata l’anno scorso, a tutt’oggi il problema esisteva e continua ad esistere anche dopo aver speso ingenti soldi dei contribuenti ed aver nominato, per chiamata diretta senza un minimo di trasparenza e legalità, qualche mese fa la figura del direttore generale dell’Ente, profumatamente pagato col denaro dei contribuenti.
Le conseguenze sono gravi, in particolare per le produzioni agricole e per gli allevamenti. I campi hanno bisogno di acqua e qualche avventato amministratore del consorzio è convinto che si possa ottenere acqua con le proposte filosofiche o demagogiche, tese a riorganizzare l’irrigazione, sperando forse che un decreto presidenziale o dirigenziale abbia la magica capacità di far piovere, o di aumentare la portata dei corsi d’acqua.
Nonostante i nostri continui inviti, gli amministratori e la Regione Calabria sono sempre stati sordi nell’ascoltare, e muti nel rispondere. Continueranno su questa strada? Che almeno i cittadini sappiano quali sono le scelte politiche che sono state effettuate riguardo al territorio, prese sopra le loro teste, per soddisfare interessi particolari, non certo per difendere valori collettivi.
Vogliamo denunciare i gravi disagi che da anni subiscono gli agricoltori della vallata del Condoianni a causa della discontinua erogazione dell’acqua irrigua, mentre, naturalmente non viene mai sospeso il recapito delle salatissime bollette.
Pertanto il gruppo di CONFAGRICOLTURA continuerà la sua battaglia al fianco degli agricoltori, deciso, se sarà necessario, ad arrivare anche alla disobbedienza civile rigettando le bollette salate che, indifferentemente dall’erogazione o meno dell’acqua, gravano sull’utenza.
È indispensabile e non più rinviabile un tempestivo intervento delle autorità competenti per ripristinare un minimo di trasparenza e legalità all’interno del Consorzio Alto Ionio Reggino.