di Gianluca Albanese
ROCCELLA IONICA – Da questa mattina oltre cento addetti del Consorzio di bonifica “Alto Ionio Reggino” stanno dando vita ad una manifestazione di protesta presso la sede di contrada Melissari. Al centro della protesta, che col passare dei minuti sta assumendo proporzioni sempre maggiori, la richiesta di un immediato trasferimento dei lavoratori all’azienda “Calabria Verde”, che da qualche anno ha preso il posto della vecchia Afor.
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“Siamo stanchi – ci hanno riferito alcuni lavoratori – di lavorare in subappalto nei consorzi di bonifica che non erogano nei tempi dovuti agli operai le loro spettanze, anche quando ricevono con puntualità le risorse dalla Regione, e così non si può andare più avanti”.
DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI FLAI-CGIL e FAI CISL
Roccella Ionica – Continuano le inadempienze e i lavoratori idraulico forestali dipendenti del Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino ancora non sono stati pagati.
Ad oggi, devono percepire le mensilità di Novembre, Dicembre, oltre al saldo della Tredicesima mensilità 2014. Questo è il motivo principale che porta i lavoratori all’esasperazione, stretti tra spese correnti e tasse da pagare, compresa Equitalia che non dà tregua, al punto che nella giornata odierna – insieme a FLAI CGIL e FAI CISL – decidono di occupare gli uffici del Consorzio, con sede a Melissari di Roccella Ionica, a tempo indeterminato.
Si decide così, di passare il Primo Maggio, festa dei lavoratori, con l’Ente consortile occupato.
La cosa che dispiace è l’ingiustificata assenza da parte dei dirigenti dello stesso consorzio che, malgrado le difficoltà dette, non avvertono l’esigenza di confrontarsi con i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali.
La mancanza di dialogo inasprisce ancor di più i rapporti tra le maestranze e i responsabili del Consorzio, al punto che qualche lavoratore invoca finanche le dimissioni di tutta la dirigenza consortile.