RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
ROCCELLA IONICA – <<Sarebbe inconcepibile, a tre mesi dalla elezione dei nuovi organi consortili, procedere allo scioglimento di quelli in carica, nonché alla conseguente nomina di un commissario per il consorzio di bonifica con sede in contrada Melissari, mentre necessita, senza remore, la convocazione di una seduta di consiglio straordinaria ed urgente, già richiesta per mercoledì 1 giugno, affinché si discuta e rediga un documento unitario condiviso da tutti i consiglieri delegati rappresentanti>>. E’ quanto sostiene in una nota il componente del consiglio dei delegati del consorzio di bonifica “Alto ionio reggino”, nonché rappresentante del Copagri (Confederazione produttori agricoli) dottore Giuseppe Arone. <<Purtroppo prendo atto che, in questi giorni>>, prosegue il dottore Arone, <<il Dipartimento regionale all’Agricoltura ha ufficialmente avviato il procedimento amministrativo per verificare se sussistano le condizioni per procedere allo scioglimento degli organi consortili ed al conseguente commissariamento dell’ente di bonifica sito in Roccella Ionica. Per certi versi, finalmente, hanno trovato riscontro concreto i tanti rilievi mossi dal sottoscritto contro la ‘gestione familistica’ assunta dal presidente in carica dell’ente consorzio Arturo Costa, ‘padrone assoluto dell’organismo di contrada Melissari’, stante il lungo elenco di inadempienze, irregolarità ed illegittimità poste in essere negli anni, a scapito di un consorzio di bonifica che, in quanto tale, dovrebbe essere al servizio degli agricoltori e dell’agricoltura e non utilizzato come semplice carrozzone ad uso e consumo personale, ma per altri versi, qualora si dovesse commissariare adesso, a 90 giorni circa dalle elezioni degli organismi consortili, darebbe soltanto adito a critiche legittime per via del tentativo finalizzato soltanto ad imbavagliare la democrazia negando, conseguentemente, agli agricoltori la possibilità di eleggere democraticamente i propri rappresentanti in seno agli organi consortili. Forse mi viene da chiedermi>>, si domanda il componente del consiglio dei delegati del consorzio di bonifica “Alto ionio reggino anche rappresentante del Copagri, <<che ciò non rappresenti altro che la mossa politica, finalizzata ad accontentare qualche esponente, al momento, vicino ai vertici regionali che non ha goduto finora di attenzione e riconoscimento? In ogni caso>>, conclude il dottore Arone, <<resta il fatto che, al momento, si trovano sulla stessa mia lunghezza d’onda componenti di Coldiretti (Confederazione nazionale coltivatori diretti), Confagricoltura (Confederazione generale dell’agricoltura italiana), Copagri (Confederazione produttori agricoli) e Anpa (Associazione nazionale produttori agricoli)>>.