DAL CONSIGLIERE DEL CONSORZIO DI BONIFICA ALTO JONIO REGGINO GIUSEPPE ARONE, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE LETTERA, INDIRIZZATA AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE SCOPELLITI, ALLA STRUTTURA REGIONALE DI CONTROLLO, ALL’ONOREVOLE MICHELE TREMATERRA, AL PROFESSOR GIUSEPPE ZIMABALATTI E ALLA CORTE DEI CONTI, OLTRE CHE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI REGIONALI
Il sottoscritto Arone Giuseppe, componente del consiglio dei delegati del consorzio Alto Ionio Reggino, premesso che a tutt’oggi non ho avuto nessun riscontro alla mia nota del 28.11.2012 indirizzata alla struttura regionale di controllo, all’assessore regionale all’agricoltura On. Michele Trematerra, al prof. Giuseppe Zimbalatti direttore generale dell’assessorato per conoscenza al presidente del consorzio di bonifica Costa ed a tutti i membri della deputazione amministrativa del consorzio Alto Ionio Reggino con oggetto :” Esposto denuncia decadenza presidente Costa”. Diffido gli organi regionali preposti e tutti coloro in indirizzo ad intervenire nell’immediatezza per bloccare la gestione spregiudicata, solitaria con l’aggravante di un comportamento illegittimo,illegale e antidemocratico del presidente Costa,affinché si ponga fine a questa assurda situazione, che non ha paragoni nel panorama dei Consorzi di bonifica di tutta la Regione Calabria.Dopo tutto ciò, ancora oggi il presidente decaduto, tenta il secondo blitz in deputazione convocata per venerdì mattina 21.12.2012 con all’ordine del giorno la predisposizione del bilancio preventivo del 2013, l’assunzione del direttore e determinazioni figure apicali dell’ente. In particolare l’assunzione del direttore e le determinazioni figure apicali dell’ente non sono state concertate con i sindacati che in precedenza erano intervenuti con una lettera nel diffidare il presidente a rinviare in deputazione il punto e grazie pure ad un intervento del vice-presidente Perri ,con l’amaro in bocca il presidente è stato costretto a rinviare con l’impegno di iniziare l’iter richiesto dai sindacati e dalla normativa vigente in materia.Senza intraprendere nessun percorso condiviso dai sindacati ed in particolare della normativa vigente, senza nessuna organizzazione ufficiale del personale e senza nessun POV dell’Ente, il quale versa in un pericoloso immobilismo ed autogestione presidenziale, In prossimità delle elezioni politiche con un blitz si procederà alla nomina di un Direttore Generale con aggravio di spese sulle spalle degli agricoltori. Gli operai non vengono pagati da mesi per problemi economici e lui vorrebbe assumere il direttore esterno al personale assegnato al consorzio caricandosi economicamente oltre 120.000 euro in più nel bilancio, alla faccia dalla spending review ed alla riduzione delle assunzioni nella P.A. e per tenere zitti i sindacati si inventa alcune determinazioni sulle figure apicali dell’ente. Tutto ciò sotto il silenzio e la cecità più assoluta degli organi di controllo della Regione Calabria che ancora non si sono espressi sulla decadenza del presidente Costa e lui imperterrito continua nel suo disegno Natalizio gravando le casse dell’ente di oltre 120000 euro per le retribuzioni del direttore . Saremo anche alla fine della Seconda Repubblica ma quando di mezzo ci sono assunzioni e aumenti di livello al personale,anche i sindacati dal rosso delle lotte e delle mobilitazioni sfumano verso il giallo collaterale ai “padroni”. Nonostante i ripetuti richiami e solleciti sia il mondo sindacale che quello politico, continuano ad ostinarsi ad ignorare le vertenze ancora in atto. Mi rivolgo alla Corte dei Conti per verificare se si potrebbero paventare danni erariali per l’ente. Chiedo pertanto di dare urgentissimo riscontro per iscritto alla presente, anche in considerazione della importanza dei provvedimenti e di intervenire con la massima celerità per ripristinare un minimo di democrazia e legalità al Consorzio di Bonifica Alto Ioni Reggino nell’interesse comune e non di pochi per evitare il prodursi ed il perpetrarsi di eventuali situazioni di “nominificio” di cui gli agricoltori non hanno bisogno. Altrimenti sarò costretto a difendere gli interessi dei consorziati nelle sede opportune.