RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Il bilancio di previsione 2015 del consorzio di bonifica “Alto ionio reggino” è stato respinto dalla Struttura di controllo sugli atti e i provvedimenti dei consorzi di bonifica. L’organo del Dipartimento regionale agricoltura, presieduto da Fernando Bafaro, ha bocciato infatti il documento contabile dell’ente roccellese.
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La decisione scaturisce da quanto già richiesto al consorzio di contrada Melissari, in ordine all’approvazione di determinate osservazioni che il presidente Artuto Costa, “aveva, impropriamente, formulato, a titolo personale, bypassando, come al solito, l’organo del consorzio, democraticamente, eletto, ossia il consiglio”. Lo stesso presidente Arturo Costa (nella foto), “con l’intento di sanare una situazione poco trasparente”, avrebbe convocato il consiglio per ben due volte, sedute andate, tuttavia, deserte, per mancanza del numero legale. Parole di soddisfazione sul risultato negativo del documento contabile dell’ente, “alquanto alterato”, sono state pronunciate dal componente del consiglio dei delegati del consorzio di bonifica Giuseppe Arone. “Un plauso va fatto alla Struttura di controllo sugli atti e i provvedimenti dei consorzi di bonifica che, finalmente”, afferma Arone, “ha esaminato i documenti, prendendo atto, soprattutto, delle osservazioni che, il sottoscritto, ha più volte rilevato in seno al consorzio, denunciando le medesime, davanti alle autorità territorialmente competenti”. Ma il componente del consiglio dei delegati del consorzio di bonifica roccellese, alla luce della condotta assunta dall’ organo istituito presso il Dipartimento regionale agricoltura, presieduto da Fernando Bafaro, auspica che vi sia una inversione di tendenza. “La strada intrapresa deve rappresentare soltanto l’inizio di una nuova era per i consorzi di bonifica, che, in quanto tali”, evidenzia, ancora, “dovrebbero essere al servizio degli agricoltori e dell’agricoltura, ma spesso, purtroppo, vengono utilizzati come semplici carrozzoni ad uso e consumo personale. Da tale condotta non si discosta, certamente, il presidente dell’ente roccellese Arturo Costa, che continua a gestire il consorzio in modo familiare, sentendosi”, conclude Arone, “quasi il padrone assoluto dell’organismo di contrada Melissari”. Alla luce della pronuncia della Struttura di controllo sugli atti e i provvedimenti dei consorzi di bonifica, seguirà la nomina di un commissario ad acta, che dovrà provvedere alla redazione del bilancio 2015.