di Gianluca Albanese
SIDERNO – Dovrebbero giungere finalmente a una soluzione definitiva i problemi di irrigazione per una larga fetta di popolazione residente nella zona NordOvest di Siderno, dopo l’intervento compiuto in questa settimana dal personale del consorzio di bonifica “Alto Jonio Reggino”. Come ci comunica il consigliere del Consorzio Cecè Carnà, infatti, già lunedì potrebbe riprendere la normale erogazione dell’acqua per irrigazione dopo il guasto che nei giorni scorsi era occorso alla condotta idrica di distribuzione che serve le popolose contrade di Santi Marini, Lamia, Donisi, Fossicalì fino a Grotteria Mare.
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Come si ricorderà, infatti, nelle scorse settimane, grazie all’intervento della Sorical «E con l’intercessione – ha precisato Carnà – dell’ex assessore regionale Nino De Gaetano – era stato realizzato un by pass della condotta idrica per consentire l’irrigazione dei terreni agricoli. Pochi giorni dopo – ha proseguito il consigliere del consorzio di bonifica – era scoppiato un tubo, forse per l’usura del tempo dovuta anche al suo mancato o inappropriato utilizzo, che ha impedito la normale erogazione dell’acqua. E’ stato un lavoro di ripristino della condotta di distribuzione molto complesso che ha richiesto più di una settimana di tempo e ora, ritengo che già a partire da lunedì il 70-75% dei terreni rimasti privi di acqua potranno riprendere la normale irrigazione».
Un lavoro non da poco, dunque, che ha coinvolto molti soggetti, anche al di fuori del normale staff del consorzio di bonifica.
«Abbiamo trovato – ha riferito Cecè Carnà a Lente Locale – un lavoratore molto preparato come Salvatore Spatari di Placanica, ex dipendente dell’impresa che all’epoca realizzò l’impianto, che era l’unico in grado di trovare i materiali giusti e fare il lavoro fino al collaudo di oggi che permetterà lunedì di fare avere l’acqua a tutti».
Dunque, i ringraziamenti di Carnà, unico consigliere sidernese del consorzio di bonifica, si estendono a tutti coloro i quali si sono adoperati per la realizzazione dell’intervento.
«Ringrazio in particolare – ha dichiarato Carnà – il presidente Costa ma anche alcuni lavoratori che si sono prodigati di giorno e di notte per risolvere il problema: il capo acquaiolo di Siderno e Gioiosa e ad interim guardiano della diga Domenico Mittica, Giuseppe Mercuri e Pietro Bava ci hanno dato un immenso contributo in qualunque momento. Oltre, naturamente, al tecnico Salvatore Spatari dipendente dell’ex ditta che l’ha costruita e che era l’unico qualificato a fare un lavoro del genere. E il dottor Cosimo Sanci che insieme ad altri quindici cittadini, non ha mai fatto mancare il proprio supporto e anche l’incoraggiamento che serve in situazioni difficili del genere».
Non manca una stoccata all’Osservatorio Ambientale per il Diritto alla Vita, che aveva diramato, nei giorni scorsi, una nota stampa, con la quale si dava per certa la morte definitiva della Diga sul Lordo, dopo i lavori di by pass svolti nel mese di luglio.
«Ci dispiace – ha detto Carnà – che il presidente Rocca ci abbia attaccato in questo modo dicendo che vogliamo abbandonare la diga, quando c’è un’ordinanza della Prociv che ci vieta l’ingresso, e gli rispondiamo che piuttosto che disperdere l’acqua per irrigazione in mare preferiamo fare questi lavori e aiutare gli agricoltori».
Giunge altresì una importante novità riguardo i ritrovati equilibri interni in seno al consorzio di bonifica.
«Ieri sera – ha spiegato Carnà – si è concluso il consiglio di amministrazione del consorzio di bonifica e si è trovata una soluzione unitaria in cui si è stabilito di instaurare tra i consiglieri un rapporto unitario di collaborazione (di salute pubblica). Sono state ritirate le decadenze dei quattro consiglieri che erano stati dichiarati decaduti, è stato scongiurato il commissariamento, ed è stato approvato il bilancio preventivo 2015. Ora tocca alla Regione- ha concluso Carnà – per l’omologazione del documento contabile».