(foto e video di Enzo Lacopo)
di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Una riunione concitata nel corso della quale i cittadini, ma anche quanti nella Consulta cittadina hanno un ruolo, si sono lamentati di una situazione generale in cui versa Siderno. Un mea culpa che parte dal presidente della stessa Consulta “per non aver capito il tenore dei segnali di questi mesi per poterci lavorare per tempo”. Questo nonostante Mario Diano abbia sottolineato l’interazione con altre associazioni del territorio non all’interno della Consulta cittadina, con le quali dialogare, chiedendo anche ai partiti politici di partecipare in modo attivo e costante.
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L’attenzione si è focalizzata inevitabilmente su ciò che non va, richieste non evase in tempo dagli uffici comunali, la questione degli avvocati dell’Ente ancora in sospeso, il progetto della raccolta differenziata in attesa di capire che fine farà, il calo delle presenze dei turisti in Città, capire i danni che ha subito la diga, se fossero evitabili o meno, ma soprattutto di chi è la responsabilità.
Come ricordato dal presidente del Sidus Club, Alba Rosa Dolfin Romeo, palazzi e chiese chiuse a Siderno Superiore, nello specifico Palazzo Falletti senza luce e Palazzo De Moja sporco, nonostante la presenza di turisti interessati ad un possibile gemellaggio con il borgo.
Decio Tortora ha esposto la proposta che verrà fatta ai Commissari straordinari, la riapertura della carreggiata nella zona nord del lungomare, «riaprire mettendo in sicurezza con la rete metallica come è stato fatto per la zona sud, per garantire l’accesso al lungomare e una pulizia dello stesso nelle zone fruibili, poiché ancora sono presenti detriti e ripristinare la pubblica illuminazione quale servizio essenziale per l’incolumità e la sicurezza dei cittadini».
A questo si è aggiunto l’appello di Maria Bizzantini referente della Protezione civile sul rischio concreto che il banco alimentare venga meno perché alle richieste fatte nessuna risposta è arrivata da parte del Comune.
«Non posso che costatare la mia inettitudine in qualità di presidente della Consulta – afferma Mario Diano – per non aver recepito in modo chiaro gli allarmi. Riconosco la debolezza della Consulta, attribuiamo sempre la colpa agli altri, ma nel collegio di presidenza parte dei referenti delle diverse aree hanno partecipato e lavorato poco e, a questo punto, non escludo le mie dimissioni».
Diano sottolinea anche che, finché i Commissari straordinari amministreranno Siderno si dovrà fare il tentativo di armonizzare il tutto, pur nella consapevolezza che sarebbe meglio andare a votare a novembre. Questione sulla quale la Consulta si interrogherà.
Alla richiesta di Teresa Pellegrino dell’associazione Cambiamenti, Diano ha spiegato ciò che nell’immediato la Consulta ha pensato di fare. Ha confermato la necessità di ricominciare a dare riposte ai cittadini e lo faranno con la predisposizione di un link sul sito del Comune dove chi vorrà potrà segnalare problemi o fare proposte. A tutto la Consulta risponderà entro una settimana. La stessa che verrà fatto tutti i mercoledì e venerdì mattina quando in una stanza comunale, concessa dalla Commissione, riceveranno i cittadini.
In conclusione Diano ha posto l’accento sulla necessità che i Commissari straordinari interagiscano con la cittadinanza parlando pubblicamente di Siderno, proposta già contenuta nella lettera aperta che il Movimento “Siderno Libera” ha inviato agli stessi e l’imminente richiesta al Ministero degli Interni di valutare la possibilità che almeno uno dei tre commissari lavori quotidianamente ai problemi della Città.
Di seguito il video
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