di Gianluca Albanese (video di Enzo Lacopo)
SIDERNO – Comunità, condivisione, partecipazione. Sono stati alcuni dei concetti cardine dell’incontro che ha avuto luogo nel tardo pomeriggio nella sala delle adunanze del palazzo municipale, promosso dalla Consulta delle Associazioni cittadine, per confrontarsi con i tre candidati sindaci in gara alle elezioni del prossimo 31 maggio. Un incontro – va detto – preceduto dall’invio che il presidente della Consulta Vincenzo Bruzzese, insieme a tutto il collegio di presidenza, aveva inviato nei giorni scorsi ai tre candidati sindaci, contenente sia il regolamento della Consulta che un documento contenente 32 criticità cittadine che le associazioni hanno inteso segnalare agli aspiranti sindaci.
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«Ci siamo sempre dichiarati disponibili – ha spiegato il presidente Bruzzese – a collaborare con l’amministrazione che verrà, anche perché nei cinque anni di vita della nostra Consulta – ha proseguito – tranne che negli undici mesi dell’amministrazione Ritorto ci siamo sempre confrontati con dei Commissari, andando spesso anche al di là del nostro ruolo consultivo e propositivo, ma diventando anche operativi. Ora non ci sogniamo di sostituirci all’amministrazione che verrà, ma abbiamo voglia di collaborare con spirito unitario, creando una rete tra associazioni, amministrazione comunale e altre agenzie educative, come la Chiesa, e in quest’ottica è illuminante il recente messaggio del vescovo Oliva che contiene un chiaro invito alla partecipazione, tanto che il mio principale plauso va a tutti i candidati che si mettono in gioco in questa tornata elettorale, perché l’errore più grande che potrebbe fare il cittadino sidernese sarebbe quello di non andare a votare».
Prima di passare la parola ai candidati sindaci, Vincenzo Bruzzese ha ricordato che «Aspettiamo, come da Statuto, di accogliere i prossimi due consiglieri della Consulta: uno di maggioranza e uno di opposizione, che avranno uguale importanza per raggiungere i nostri obiettivi e fare sentire la voce dei cittadini nel palazzo comunale.
I CANDIDATI SINDACI
Pietro Fuda, nel suo intervento, non ha disdegnato qualche stoccata alla Consulta, pur premettendo che «Parte delle proposte contenute nel documento che ci avete inviato sono già state recepite. Va però detto – ha proseguito Fuda – che ho già incontrato le famiglie degli alunni diversamente abili che mi hanno denunciato la stortura di una procedura di gara per affidare gli insegnanti speciali ai loro figli, che ancora non produce effetti, e mi chiedo a cosa serva un bando del genere a fine maggio. Abbiamo già promesso di affidare un locale per i bambini autistici e altre cose che però ci sono state segnalate da famiglie e o altre associazioni e non dalla Consulta, segno che forse qualcosa della vostra attività per le politiche sociali non funziona come dovrebbe».
Non è mancato un altro cenno programmatico, corrispondente a una nuova frecciata alla triade commissariale.
«Il depuratore non funziona da cinque anni – ha spiegato Fuda – e c’è bisogno di smaltire 400 container carichi di fango, mentre i Commissari hanno fatto la richiesta per smaltirne solo 30. Che senso ha?».
Pietro Sgarlato non ha gradito il fatto che Fuda, in quella sede, abbia accennato ad alcune priorità programmatiche, e si è limitato a ringraziare Mario Diano per l’ottimo lavoro svolto nei primi anni di vita della Consulta «Tante volte – ha detto Sgarlato – si è dovuto sostituire alle amministrazioni commissariali», riconoscendo che «Il ruolo della Consulta è da potenziare e migliorare», chiudendo con un ramiscello d’ulivo agli avversari che diventa anche un monito per il bene comune: «Chi perderà le elezioni – ha detto Sgarlato – non dovrà essere opposizione, ma minoranza costruttiva».
Peppe Caruso ha detto di conoscere già molte delle criticità segnalate dalla Consulta, alla quale riconosce «Il ruolo di vigilare sull’operato della amministrazione dandole anche dei suggerimenti utili. La prossima amministrazione comunale e la Consulta possono sicuramente impegnarsi per migliorare la situazione cittadina».
In conclusione, Decio Tortora ha inteso puntare l’indice contro la gestione della Commissione Straordinaria «Che di fatto – ha detto – ha chiuso le porte del palazzo municipale ai cittadini e alle associazioni, finanche alla Consulta» mentre Vincenzo Bruzzese ha ricordato uno degli obiettivi principali che indussero l’allora commissario straordinario Rosalba Scialla a premere per l’istituzione della Consulta Cittadina, ovvero «Il Bilancio partecipato. Quando riusciremo a farlo – ha spiegato Bruzzese – vorrà dire che finalmente saremo usciti dalle secche».
Nel video del nostro Enzo Lacopo gli interventi dei tre candidati sindaci
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