di Gianluca Albanese
SIDERNO – Mentre il centrosinistra cittadino aspetta di tornare a riunirsi di nuovo collegialmente dopo l’assemblea del Pd della scorsa settimana, e comunque sembra ormai orientato ad appoggiare in maniera unitaria la candidatura a sindaco di Pietro Fuda, nell’universo del centrodestra sidernese continuano a rincorrersi numerose voci, non necessariamente univoche, in ordine all’individuazione di un aspirante primo cittadino e di un programma espressione della coalizione.
{loadposition articolointerno, rounded}
L’ultima, in ordine di tempo, viene riportata stamani sulle colonne di “Gazzetta del Sud”, e riguardal’ipotesi di una candidatura a sindaco di Mimmo Catalano, già capogruppo Udc in consiglio comunale durante l’amministrazione Figliomeni (2006-2010) e assessore all’Urbanistica durante l’amministrazione Ritorto (maggio 2011-giugno 2012), sempre in quota Scudo Crociato.
Un’ipotesi di candidatura, quella di Catalano, che sarebbe in chiara continuità con le ultime due amministrazioni espressione di quel centrodestra che, salvo le parentesi commissariali, ha amministrato Siderno dal maggio 2001 alla prima metà del 2012.
Ci sarebbe, però, anche chi non la pensa così, tra i moderati sidernesi. È il caso di Michelangelo Vitale, che da almeno tre lustri è il leader cittadino di Forza Italia e da anni un convinto assertore della necessità di rinnovare la classe dirigente cittadina, a che a costo di andare al di là dei simboli di partito. Da mesi Vitale sponsorizza la candidatura a sindaco dell’avvocato Giuseppe Caruso, professionista e volto nuovo della politica, pescato tra la società civile per opporsi – nell’idea di Vitale – alle “vecchie volpi” della politica Pietro Fuda e Mimmo Panetta e agli altri leader cittadini del centrosinistra.
Le prossime settimane ci diranno se il centrodestra sidernese se si riuscirà a trovare la sintesi tra chi vorrebbe puntare “sull’usato sicuro”, ovvero su un ex amministratore democristiano come Catalano, o puntare sul “nuovo”, cioè Caruso.
Attualmente, leggendo tra le righe delle dichiarazioni rese da alcuni maggiorenti del centrodestra locale (non ultimo il pezzo pubblicato venerdì su questa testata dalla nostra Emanuela Alvaro) niente appare scontato, e l’ipotesi di una aggregazione civica anche con a capo Peppe Caruso in opposizione al centrosinistra ma anche al centrodestra “ufficiale”, magari a guida Catalano, appare tutt’altro che fantasiosa.
Chi vivrà vedrà.