di Simona Ansani
4 marzo, una data importante, perché il Governo entro questo periodo dovrà emanare il Decreto Legislativo che cambierà formalmente la normativa del nostro Paese sulla vivisezione, l’utilizzo di quasi 900mila animali l’anno in più di 600 laboratori pubblici e privati.
Per questo la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente con Enpa, LAV, Leidaa, Lega nazionale Difesa del Cane, Oipa, chiedono ai cittadini di firmare in massa e al più presto, l’appello decisivo al Governo (pubblicato su www.lav.it) affinché rispetti i principi stabiliti, per legge, nell’art.13 della Legge di delegazione europea 96/2013 che prevede il divieto di allevamenti come Green Hill, lo stop agli esperimenti su animali senza anestesia, incentivi concreti ai metodi sostitutivi. Le associazioni chiedono di rispettare l’articolo 13 della Legge di delegazione europea.
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Recependo la direttiva europea 2010/63, infatti, il nostro Parlamento aveva approvato, la scorsa estate, i criteri di legge per la ricerca innovativa, cui il Governo si sarebbe dovuto attenere: l’importantissimo articolo 13 della legge di delegazione europea 96-2013.
Il precedente Governo ha calpestato la Legge di delegazione europea pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, a cui aveva dato il proprio parere positivo: su tredici precetti previsti dall’articolo 13 sono stati stravolti o affossati ben dieci punti.
<<Mentre l’articolo 13 “restringe” la vivisezione e incentiva il ricorso ai metodi sostituivi di ricerca – fanno sapere le associazioni – il precedente Governo non aveva rispettato infatti il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia (tra i più dolorosi), aggira lo stop a esercitazioni didattiche con animali, straccia le limitazioni su animali modificati geneticamente e il riutilizzo in più test, vara un fondo per i metodi alternativi destinato per l’84% a chi effettua vivisezione (!) volendo far slittare di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive>>.
<<Le “carte in tavola” non si cambiano – afferma la Federazione – lottiamo per l’abolizione della vivisezione e vogliamo che i principi di cambiamento stabiliti per Legge dal Parlamento siano rispettati dal nuovo Governo come previsto dall’articolo 76 della nostra Costituzione e richiesto anche dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato! Sono già 30 mila i cittadini che nelle scorse settimane hanno firmato questo importante appello, mentre quasi 800 mila persone hanno espresso il loro NO totale firmando dall’Italia l’iniziativa europea contro al vivisezione>>.