di Gianluca Albanese (foto e video esclusivi di Enzo Lacopo)
LOCRI – Una mattinata di approfondimento informativo, alla ricerca di quella verità senza padroni e senza padrini che anima chi ancora crede nel ruolo dell’informazione libera, quella che cerca sempre la verità, anche la più irritante e dolorosa.
Ci riferiamo alla manifestazione che ha avuto luogo ieri nell’aula magna del liceo scientifico “Zaleuco”, organizzata dal Centro Studi Legislativo “Lazzati” e dal movimento letterario “MAG – La ladra di libri”, con la collaborazione di Lente Locale.
E’ stato presentato, infatti, il libro “Coop Connection” di Antonio Amorosi, (Chiarelettere, 2016), la prima inchiesta giornalistica che il collaboratore di giornali nazionali come “La Verità”, “Libero” e “Panorama” ha scritto dopo aver raccolto parecchie testimonianze ed aver compiuto una accurata ricerca documentale iniziata dopo la sua esperienza di assessore comunale a Bologna nella giunta capeggiata dall’allora sindaco Sergio Cofferati. Un’esperienza amministrativa durata un anno o giù di lì la sua: quanto basta per capire molto, moltissimo, sul sistema di potere che il libro denuncia e che riguarda forme d’impresa con tassazione agevolata e che investono in borsa nonostante i divieti, senza controllo alcuno «Con la parvenza, inoltre, – ha detto Amorosi – di rappresentare “i buoni” l’economia senza padroni che invece genera in molti casi, caporalato, sfruttamento, e un giro d’affari da 151 miliardi di fatturato».
Ha fatto gli onori di casa il docente Giuseppe Giarmoleo, in rappresentanza del dirigente scolastico Giuseppe Fazzolari. Lo stesso Giarmoleo conduce da anni una lodevole attività di avviamento alla lettura degli studenti, coinvolgendoli e trasmettendo loro questa sana passione.
Quindi, Maria Antonella Gozzi, animatrice del movimento letterario “MAG – La ladra di libri” ha spiegato la filosofia che ispira la sua creatura, nata da un gruppo facebook e che dallo scorso mese di agosto consta dell’organizzazione di numerosi incontri culturali in cui ci si confronta con l’autore discutendo dei contenuti del libro. «L’abbiamo chiamato così – ha spiegato – perché ispirati dal libro di Markus Zusak “Storia di una ladra di libri”, dal quale è stato tratto un bel film, che narra la storia di una bambina che durante la seconda guerra mondiale resiste agli orrori del nazismo anche grazie ai libri che trova, legge e che in molti casi salva dalla furia dei soldati di Hitler che bruciano qualunque cosa potesse ricondurre alla cultura che rende liberi».
Dopodiché è iniziato il lungo intervento dell’autore Antonio Amorosi.
Un’ora abbondante in cui, col supporto di diapositive proiettate e di clip audio diffuse dagli altoparlanti, ha spiegato ai ragazzi (e alla significativa presenza di pubblico esterno) i contenuti del libro, partendo dal concetto di cooperativa per arrivare alle sue degenerazioni, al sistema osmotico di potere tra coop, Partito Democratico e associazioni di categoria, fino a toccare alcuni “totem”, da don Luigi Ciotti di Libera con i suoi “imbarazzanti” sponsor, o ai ministri Poletti e Del Rio. Il primo, quando era a capo di Legacoop già diceva chiaramente che lo scopo delle cooperative era quello di generare profitto (e si faceva fotografare insieme a personaggi imbarazzanti come il famigerato Buzzi di “Roma Capitale”), mentre il secondo, secondo quanto riferito da Amorosi (e riportato nel libro) avrebbe giustificato i suoi continui viaggi a Cutro per la festa del patrono con un presunto gemellaggio tra Cutro e Reggio Emilia (di cui era sindaco) che poi si è rivelato inesistente.
Le conclusioni sono state affidate al Presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione Romano De Grazia, fondatore del Centro Studi Lazzati, che prima di spiegare i principi che ispirano la sua battaglia a favore della legge che vieta ai sorvegliati speciali di P.S. di fare campagna elettorale, ha spiegato perché ha dato il nome del Centro Studi a Giuseppe Lazzati «Da me incontrato in gioventù» e ha ricordato con particolare affetto la precedente occasione in cui era stato ospite del liceo “Zaleuco” di Locri «Quando a metà del decennio precedente, centinaia di studenti che appartenevano ai movimenti giovanili dell’epoca, sottoscrissero un documento di sostegno alla Legge Lazzati».
De Grazia ha aggiunto sul proprio profilo facebook che «”La lotta ai clan parte dai libri” . Così è stato giustamente detto in un convegno a Locri , celebrativo di Franco Fortugno e stranamente anticipato al 15 Ottobre ( la data del barbaro omicidio e’ quella del 16 Ottobre). Quanto alla richiamata considerazione il vero è che buoni libri sulla mafia in Calabria ne circolino pochi . Molti sono quelli copia e incolla . Il caso vuole che alla stessa data del 15 a Locri nell istituto superiore Zaleuco è stato presentato , come da tempo programmato il libro Coop Connection che impietoso alza il coperchio sui grossi affari delle cooperative in Italia e che è risultato tra i primi dieci libri più letti e venduti in Italia . È alla terza ristampa.Si è parlato pure della Legge Lazzati che vieta ai clan di raccogliere voti in favore di politici di pochi scrupoli in occasione delle competizioni elettorali. A questo convegno erano presenti Antonio Amorosi e il Giudice Romano De Grazia. Come al solito la c.d. stampa libera ha prestato attenzione e con caratteri di scatola solo alla manifestazione celebrativa . Intanto si ha notizia ( vedi La Stampa di Torino di oggi ) che la grande criminalità organizzata ha scelto Gizzeria di Calabria per il baratto di opere d`arte ed armi con addirittura l’ Isis . Come si vede , in Calabria siamo in piena tempesta. Ricordiamo solo ai grulli che un popolo che elegge corrotti ladri e impostori non è vittima bensi è complice . Viva la Coop Connection e viva La Legge Lazzati!».
Prima di lasciarvi al video realizzato dal nostro Enzo Lacopo, con gli interventi di Antonio Amorosi e Romano De Grazia, vale la pena ricordare che ieri pomeriggio, si è concluso il tour calabrese dell’autore con la tappa di Cosenza, nel corso della quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Centro Studi Legislativo Lazzati e la Confraternita Cristiana Templare Internazionale del “Sovrano Ordine Monastico Militare” dei Templari Federiciani per assumere, in maniera congiunta «Tutte le iniziative necessarie – è scritto nel documento – al fine di far conoscere la Legge Lazzati e la sua completa approvazione da parte delle istituzioni governative italiane, e nelle more invitare sempre a intensificare i controlli mirati a prevenire o reprimere ogni possibile tentativo d’infiltrazione e/o condizionamento politico attraverso la criminalità organizzata nel mercato degli appalti pubblici ed altro».