DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL COORDINAMENTO DEL PD DELLA LOCRIDE:
Tra qualche mese i calabresi saranno chiamati al rinnovo del Consiglio regionale. Mentre da un lato si porrà definitivamente la parola fine all’esperienza fallimentare del Governo di centro destra, dall’altro il Partito Democratico avrà l’occasione di poter dimostrare di essere una forza in grado di trainare il cambiamento anche nella nostra regione.
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Nel mezzo, però, c’è ancora qualche delicato nodo da sciogliere circa il modo in cui il nostro Partito arriverà a questo importante appuntamento. Infatti, ancora una volta l’assemblea regionale ha subito un rinvio. Lo si è appreso da un comunicato del Presidente regionale, il quale giorni addietro avvisava tutti i membri dell’impossibilità di convocare l’assise per via di un dietro front da parte dei vertici nazionali del Partito.
Naturalmente – in tempi in cui le informazioni oltre a scorrere nei modi meno convenzionali, viaggiano alla velocità della luce – prima di comunicare una notizia in termini di certezza, correrebbe l’obbligo di avere la certezza della stessa. Infatti, il Vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini – a distanza di qualche ora dalla comunicazione del nostro Presidente Vallone – a domanda dichiarava via Facebook che nessun espressione della segreteria nazionale aveva chiesto il rinvio dell’assise calabrese. A questo punto – parafrasando il buon Marzullo – la domanda sorgerebbe “quasi” spontanea: perché mai Peppino Vallone avrebbe dovuto dare una notizia destinata ad essere smentita dopo un nanosecondo dal numero due di Renzi?
Ma perché prendere in giro dirigenti, quadri, tesserati, militanti, simpatizzanti e tutti componenti dell’assemblea inventando storie mai scritte o dette?”
A chi può giovare questo schiaffo in pieno viso a tutto il Partito Democratico calabrese?
Certamente non sarà facile stabilirlo e francamente riteniamo che ai molti militanti che ci mettono faccia, tempo e passione per il rilancio ed il miglioramento di un partito che esce da un lungo commissariamento, poco importi.
Di sicuro agli stessi importerà di più sapere se il rinvio delle primarie per l’individuazione del candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione (così come previsto dallo statuto del Partito) è o meno una scelta dilatoria che alla lunga rischierebbe di creare fibrillazioni interne, specie in un momento in cui anche gli elettori calabresi hanno aperto un’ampia linea di credito nei confronti del nostro Partito.
Rimandare l’assemblea regionale dopo la convocazione e fare orecchie da mercante, ancora una volta, riguardo la data delle primarie per la scelta del candidato per le prossime elezioni regionali (come prevede lo statuto del partito) è un atteggiamento scellerato e irresponsabile, che danneggia l’immagine dell’intero Partito Democratico in Calabria.
Non potremmo permetterci di pagare un prezzo così alto in una fase così delicata per la nostra Regione. I primi a non perdonarcelo potrebbero essere gli stessi cittadini calabresi.
Il coordinamento PD della Locride, pertanto, si augura che al più presto possano intensificarsi le attività preparatorie del Partito calabrese in vista delle prossime elezioni Regionali, nell’ottica di una ritrovata armonia tra le varie componenti che lo costituiscono e soprattutto con un sempre crescente coinvolgimento dei militanti, simpatizzanti e dirigenti nelle scelte che da qui in avanti determineranno il futuro dei democratici calabresi e – si spera – quello di un’intera Regione.
Coordinamento PD della locride.