R. & P.
Tra i tanti deficit riscontrati nella gestione di questa grave emergenza sanitaria c’é il contact tracing, l’oramai famosa “mappatura” che a Bovalino sembra aver allontanato il pericolo del contagio.
In Italia è stato un fallimento, in un sistema che pur disponeva di esperti del settore e di una base minima di dati.
Nella Locride abbiamo appreso, direttamente dalla voce del referente locale del Dipartimento Prevenzione dell’ASP, che siamo oramai al “fai da te”.
Non c’é personale, non esiste un database aggiornato, non esiste un conseguente studio epidemiologico, ma soprattutto non ci sono tamponi! Si naviga a vista.
In queste condizioni è chiaro a tutti che parlare di “mappatura” e diminuzione dei contagi, senza rendere noto il numero dei tamponi effettuati, è solo inutile e dannosa demagogia.
A Bovalino dopo la telefonata del Presidente ff Spirlì, che ci metteva in guardia rispetto ad una possibile zona rossa, si è stranamente fermata la curva del contagio, che fino a quel momento era cresciuta in modo esponenziale (dai primi 3 casi in pochi giorni eravamo arrivati ad oltre 30, dei quali ben 15 nelle scuole). Da allora in poi i numeri si sono improvvisamente stabilizzati e di questo passo, a breve, i guariti supereranno miracolosamente i contagiati, portandoci nel campo dei numeri negativi!
Malgrado ció in zona rossa ci siamo finiti lo stesso e l’impressione di tanti è che i numeri reali, al di la di prediche e buoni consigli dispensati sui social, siano diversi da quelli ufficiali.
È una sensazione che nasce parlando con la gente, apprendendo quotidianamente di nuovi positivi che non trovano poi riscontro nei dati comunicati ai cittadini.
Non convincono i numeri, non convincono le quarantene senza tampone basate solo sull’assenza di sintomi, non convincono i protocolli utilizzati per le scuole, dove si è registrato un elevato numero di contagi.
Ieri il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, esprimendo preoccupazione per un dato dei positivi che aumenta di ora in ora, ha comunicato che nella Locride si sono superati i 300 contagi.
Gli hanno fatto eco diversi altri sindaci tranne quello di Bovalino, che ha invece comunicato che i casi attivi nel nostro Comune, dai 35 dei giorni scorsi, sono scesi a 18.
Se questi sono dati sono reali e se i tamponi si stanno continuando ad effettuare e processare con regolarità non possiamo che esserne felici.
Ma quello che non ci convince è la controtendenza rispetto agli altri Comuni, considerato che nel territorio provinciale si superano oramai quotidianamente i 150 positivi al giorno, con punte anche di 200.
Se è davvero la “mappatura” che ha funzionato, come ci è stato detto, bisognerebbe esportarne il modello su scala mondiale.
Se invece non sono stati effettuati tamponi, fidandosi solo dell’assenza di sintomi malgrado il contatto diretto con soggetti positivi, il discorso cambia e diventa anche pericoloso.
Nessuna informazione ci è stata infatti fornita in merito al numero di tamponi effettuati sul territorio comunale.
Si continua ad omettere un dato fondamentale per comprendere l’incidenza del contagio e anche questo contribuisce a far aumentare le perplessità perché il virus potrebbe essere più diffuso di quanto ci viene rappresentato.
La salute di tutti viene prima di ogni altra cosa.
Davanti ad una pandemia di questa portata, chiarezza e trasparenza sono fondamentali, soprattutto per far aumentare il senso di responsabilità di ognuno.
Una semplice e chiara tabella pubblicata sul sito del Comune, aggiornata quotidianamente con tutti i dati utili alla valutazione oggettiva della diffusione del contagio, compreso il numero dei tamponi effettuati, aiuterebbe a spazzare via dubbi e perplessità, facendo percepire il reale pericolo e liberando i cittadini da quella “sindrome da talk show” che oramai sembra più diffusa dello stesso Coronavirus.
Bovalino, 12/11/2020
Gruppo consiliare
“Nuova Calabria”