di Gianluca Albanese
LOCRI – “Il coronavirus non sarà un’apocalisse, ma è chiaro che la civiltà odierna deve mettere in atto tutte le contromisure necessarie, specie al Sud che è povero di mezzi e di infrastrutture, puntando sulla prevenzione primaria, prima che il virus si diffonda tra di noi. Ben vengano le leggi rigide per evitare gli assembramenti e la chiusura di scuole e palestre, ma per vincere questa sfida siamo tutti noi che da mezzi di diffusione del virus dobbiamo trasformarci in strumenti di blocco. Come farlo? Iniziamo a indossare la mascherina quando ci interfacciamo con gli altri”.
Il medico Nicola Rulli torna sull’argomento coronavirus a due settimane dall’inizio della sua diffusione in Italia per ribadire quanto ha già chiesto ai propri pazienti questa mattina mediante l’affissione di appositi cartelli nel suo studio.
“Se noi riusciamo a interrompere la catena di trasmissione del virus – spiega il dottore Rulli – (che, in quanto tale, è un parassita obbligato che vive solo all’interno dell’organismo umano o animale perché per vivere ha bisogno di sfruttare le cellule) abbiamo già vinto la nostra battaglia contro il coronavirus. E’ sufficiente chiudere le porte d’ingresso del virus (in primis naso e bocca) quando incontriamo gli altri, perché anche il paziente asintomatico può infettare il prossimo e tutti siamo potenziali diffusori del virus. E allora serve che noi meridionali diamo un segnale di maturità e consapevolezza, bloccando la strada al virus: non siamo più ai tempi della peste narrata dal Manzoni, conosciamo il virus e possiamo interromperne la catena di trasmissione”.
Insomma, iniziamo subito a indossare le mascherine quando incontriamo gli altri. Saremo in grado di bloccare la diffusione del virus o, quantomeno, di rinviarne il contagio ai mesi primaverili, quando la temperatura più calda ne ridurrà drasticamente gli effetti.
Il dottore Rulli, che da medico aggiunge che sulla questione dei rientri dei nostri conterranei dal nord “La sicurezza deve prevalere anche sugli aspetti umani” punta su quello che definisce “il volontario autoisolamento a cui ognuno di noi si deve sentire obbligato in questi giorni”, e rimarca l’importanza delle rete territoriale dei medici di famiglia anche e soprattutto in questa fase così delicata in cui è importante la diagnosi precoce “Che consente – spiega il medico locrese – di disporre misure cautelari e di sorveglianza per poter intervenire in modo adeguato al fine di ridurre l’evoluzione verso i casi estremi”.
A questo proposito, Rulli annuncia che “In questo periodo così delicato, noi medici di famiglia siamo disponibili per un consulto telefonico anche durante i giorni festivi, perché un consiglio può salvare la vita”.
Fin qui il prezioso contributo del medico Nicola Rulli, sempre molto attento alle tematiche della prevenzione e della corretta informazione dei pazienti.
Intanto, a Siderno, Locri e nei principali centri del comprensorio, i titolari di palestre e centri sportivi, stante le disposizioni governative che hanno imposto la chiusura di scuole e università, hanno deciso, di comune accordo, di chiudere e sospendere le attività fino al 15 marzo, salvo proroghe.
Al Comune di Siderno, la Commissione Straordinaria ha disposto che negli uffici Tributi, Tecnico, Urbanistica, Amministrazione, Istruzione e Cultura, Ragioneria si potrà accedere solo previo appuntamento preso telefonicamente oppure on line; negli uffici Anagrafe, Stato Civile ed Elettorale, Protocollo e Servizi Cimiteriali si potrà entrare un utente alla volta. In generale, l’invito rivolto a tutti i cittadini da parte dei Commissari è quello di andare negli uffici comunali solo in caso di urgenti e improrogabili necessità e impone ai dipendenti comunali di tenere la distanza minima di sicurezza di almeno un metro.