SIDERNO – Dimostrare che la società civile della Locride è pronta a confrontarsi direttamente con le istituzioni, vigilando sul loro operato ed esigendo risposte concrete per la soluzione di tutte le criticità che attanagliano il nostro comprensorio. E’ con questo spirito che sabato 15 alle 17 nella sala dell’Episcopio si terrà il meeting della cooperazione organizzato dal Corsecom per coinvolgere i giovani in quella che è stata definita come “La rivoluzione culturale della Locride”. I contenuti dell’iniziativa sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo stamattina nella sala consiliare del palazzo municipale di Siderno. Ha aperto i lavori, per il Corsecom Aristide Bava che ha premesso che «Vogliamo dare una svolta per fare uscire i cittadini dallo sfasciume dei nostri paesi e dalle scarse possibilità di sviluppo. I protagonisti della Rivoluzione Culturale dovranno essere – ha chiosato – i giovani. Ecco perchè abbiamo invitato il presidente Scopelliti, il vescovo Morosini, il prefetto di Reggio Calabria Piscitelli affinchè si rendano conto che la manifestazione è a favore dello Stato e non contro di esso. Nel nostro decalogo è scritto chiaramente e sono molti i giovani che hanno aderito». Il coordinatore della Jonica Holidays e anima del Corsecom Mario Diano ha aggiunto che «Siamo stanchi delle cose che si promettono e non si mantengono, specie da parte della politica che spesso vanifica gli sforzi dei giovani. Vogliamo – ha proseguito Diano – fare vedere alle istituzioni che la Locride si è organizzata, con la sua struttura operativa, con l’osservatorio che vuole sapere cosa succede alla Regione e come le delibere vengono recepite. Stiamo notando dei fondi giancenti presso le amministrazioni e progetti che dovrebbero essere portati avanti. Purtroppo devo riconoscere che spesso le stesse associazioni di categoria non partecipano attivamente e siamo disposti anche a fare autocritica quando serve. Dovremo tutti sentirci figli di una grande città della Locride e abbattere i singoli municipalismi. Porto di Roccella, Terme di Antonimina, santuario della Madonna dello Scoglio portano sviluppo e occupazione a tutti, non solo alle cittadine di appartenenza. Le depurazione e la raccolta differenziata sono delle priorità; basta con lo sconcio di questa spazzatura per strada che ci vergognamo a fare vedere ai visitatori stranieri». Tra le tante cose che non vanno, però, ci sono anche quelle positive come i proficui rapporti di collaborazione instaurati con un’altra storica realtà associativa. «La novità . ha detto Mario Diano – riguarda il nostro avvicinamento a Civitas Solis che sta facendo cose straordinarie. Siamo pronti per confrontarci da vicino con le istituzioni». Quindi, è stata data la parola ad alcune realtà sociali che nel loro campo stanno facendo cose importanti, come la class action dei viaggiatori locridei contro Trenitalia che, come ha detto l’avvocato Bianca Gerace «E’ stata la giusta reazione al taglio dei treni a lunga percorrenza che sta penalizzando ancora di più il nostro comprensorio», all’avvocato Pietro Origlia, che ha avviato una petizione per uscire dall’emergenza rifiuti e alla giovane Annamaria Crupi che ha evidenziato come il dialogo tra le diverse associazioni abbia interessato anche le realtà giovanili. «Ci siamo riuniti – ha detto la Crupi – in coordinamento di tutte le associazioni giovanili e il Corsecom per noi rappresenta un modello cui tendere. Opera bene nella zona attraverso azioni concrete che possano perseguire il bene comune. Pertanto, è giusto supportare questo gruppo col nostro contributo. L’appuntamento del 15 – ha concluso – per noi sarà il punto di partenza per un lavoro in comune». Aristide Bava, poi, ha compiuto ulteriori riflessioni sul ruolo delle realtà civiche nell’azione di rilancio del comprensorio. «Ci siamo resi conto – ha detto – della pochezza politica che esiste nel territorio e, d’altronde, abbiamo ribadito la necessità della spinta da parte della società civile, ecco perchè è nato il Corsecom. Il nostro dottore Ventra, per esempio, ha preso atto delle erbacce al Naniglio di Gioiosa Jonica, segnalando la nefandezza che ha causato l’immediato intervento di Caligiuri che ha disposto un finanziamento regionale, ma anche della Soprintendenza. Ecco perchè è importante che i cittadini siano vigili». Ventra, da componente dell’osservatorio interno al Corsecom, ha sottolineato come «Dobbiamo insegnare ai bambini che la proprietà non si ferma tra le mura di casa ma serve amor proprio e cura anche e soprattutto nei beni comuni». Prima della conclusione, è intervenuto anche Decio Tortora, presidente dell’associazione Codici. «Ci siamo – ha detto Tortora – per tutelare i diritti dei cittadini e stiamo cercando di analizzare insieme all’ossevatorio alcuni dati per avere risposte certe in tempi rapidi. Condividiamo in pieno l’iniziativa del Corsecom perchè crediamo nella scesa in campo dei giovani e ci aspettiamo dalle istituzioni presenti delle risposte certe». A fine conferenza è stato distribuito il depliant contenente il decalogo con le priorità programmatiche del comprensorio, originato da un’ipotesi progettuale del 2007 che ora si vuole concretamente realizzare. Aristide Bava ha ricordato che «Vogliamo costringere le forze politiche nazionali e regionali a mettere in pratica tutti i finanziamenti concessi. Il potenziale ancora da sfruttare darebbe lavoro a centinaia di persone e i soldi sono fermi. Noi rischiamo di perdere anche i finanziamenti dei Pisl così come quello della depurazione. Basterebbe, dunque, mettere in atto le opere già finanziate». Tra le dieci regole fondamentali del Corsecom che verranno ricordate nell’evento di sabato, ci sono: la convinzione che la Rivoluzione Culturale debba partire dalle piccole cose e dai comportamenti quotidiani da improntare a rispetto e concretezza; il rifiuto dei municipalismi pensando a un’unica grande città, ovvero la Locride; il rispetto del prossimo e degli spazi comuni; lo spendersi in prima persona per il territorio prima di criticare gli altri; pulizia, ordine e organizzazione delle singole città; priorità a raccolta differenziata dei rifiuti e alla depurazione delle acque; partecipazione attiva dei cittadini alla vita amministrativa dei singoli Comuni; pagare i servizi pretendendo che gli stessi siano efficienti; difesa della legalità; scelta dei rappresentanti istituzionali in base ai criteri di onestà e trasparenza.
GIANLUCA ALBANESE